Record del debito pubblico ad aprile: quota 1.812 mld di euro

ROMA – Ancora un segno meno invece per le entrate: da gennaio ad aprile hanno registrato un calo dell’1,8%, secondo i calcoli di Bankitalia.
Per il ministero dell’Economia, che misura le entrate per competenza (mentre la Banca d’Italia le calcola per cassa), la diminuzione del gettito è stata dell’1,2%. Le Finanze evidenziano che ‘’il calo delle entrate rallenta’’ rispetto ai primi mesi del 2010. Il debito pubblico tocca dunque, in livello assoluto, un valore mai raggiunto, anche se lo stock di debito non ha rilievo ai fini del Patto di Stabilità europeo, che considera invece il debito in rapporto al prodotto interno lordo.


Le associazioni dei consumatori (Adusbef e la Federconsumatori) hanno allora calcolato il ‘fardello’ che teoricamente pesa su ogni italiano: ‘’30.200 euro sulle spalle di ognuno dei 60 milioni di residenti, e 82.400 sulle spalle di ogni famiglia’’


Il governo assicura: non saranno necessari altri interventi di correzione.
– Quello che conta non è il debito ma la sua sostenibilità – spiega il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi.
– Non preoccupa, è un dato inerziale – rileva il ministro per la Funzione pubblica, Renato Brunetta, aggiungendo che ‘’l’indicatore da tenere sotto controllo è il deficit, e bisogna tornare a fare avanzo primario, ma è a questo che serve la manovra’’.


Nei primi quattro mesi dell’anno restano in ‘rosso’ le entrate: per Bankitalia il calo è di 2 miliardi di euro rispetto al corrispondente periodo del 2009 (-1,8%), per un gettito complessivo di 104,7 miliardi di euro. Il Dipartimento delle Finanze del ministero dell’Economia diffonde invece il gettito di competenza giuridica.
‘’Continua a rallentare il calo delle entrate’’, sottolinea positivamente via XX Settembre. ‘’Il periodo gennaio-aprile 2010 – comunicano le Finanze – fa registrare -1,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in miglioramento rispetto al risultato di marzo (-1,3%) e di febbraio (-1,4%)’’.


Il gettito totale del periodo – sempre secondo i dati del ministero dell’Economia – è 108.799 milioni di euro, 1.310 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. ‘’Il gettito è sostanzialmente in linea con le previsioni’’, sottolineano il Dipartimento delle Finanze e la Ragioneria Generale dello Stato. I dati fiscali lasciano trapelare segnali di ripresa dell’economia: l’Iva, l’imposta più vicina al ciclo economico, segna un aumento del 2,1%. Male vanno, invece, per esempio, quelle ritenute sui premi delle imprese che ‘’riflettono la crisi dell’anno passato’’. Va bene la lotta all’evasione: +33,4% gli incassi. A gonfie vele anche il contrasto all’evasione contributiva condotto dagli ispettori Inps: da gennaio a maggio sono stati recuperati 2,2 miliardi, il 20% in più rispetto a gennaio-maggio 2009, e sono sati scovati circa 30.000 lavoratori in nero.