Napolitano, per Brancher no al legittimo impedimento

Così si è pronunciato ieri il Colle, scatenando la reazione dell’opposizione: “Le parole del Quirinale sono un macigno. Solo le dimissioni del ministro Brancher possono sanare questo scandalo. Le chiediamo per il bene del Paese e per il rispetto delle istituzioni”, ha detto vicesegretario Pd, Enrico Letta. Riprenderà intanto oggi il processo al ministro Aldo Brancher e alla moglie Luana Maniezzo, accusati di appropriazione indebita e ricettazione, nell’ambito della vicenda relativa alla scalata di Bpl ad Antonveneta.

Per tutta la giornata di ieri non si erano placate le polemiche sulla decisione del ministro di appellarsi al legittimo impedimento: “È inelegante che un ministro appena nominato e ancora senza delega – afferma il ‘finiano’, Italo Bocchino – cominci invocando il legittimo impedimento che era stato pensato per impedire le aggressioni dei magistrati ai ministri, non per nominare ministri che erano già sotto processo”.

Dall’opposizione il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, rileva: “Ieri (giovedì, ndr) il mondo ha imparato due cose sull’Italia: che la Slovacchia ci ha buttato fuori dai mondiali e che nel nostro paese si fanno ministri per scansare la giustizia. Non so quale appaia più vergognosa, ma credo proprio la seconda, perché il campionato mondiale di calcio si può anche perdere, ma non si può perdere la dignità delle istituzioni”.