Berlusconi in Sud America la comunità attende risposte

Da Toronto, in occasione del G20 in terra canadese, ha fatto sapere che prima della fine legislatura il tema del voto all’estero “verrà posto sul tavolo e ne discuteremo” aggiungendo che in ogni caso “sicuramente
cambieremo le modalità di attuazione del voto” fermo restando che si tratta di ”problema delicato”, su un
tema che per gli italiani all’estero rappresenta una ”conquista”.

Adesso il premier Silvio Berlusconi ‘scende’ in Sud America e per l’occasione il deputato del Pd eletto in Brasile, Fabio Porta, ne approfitta per
rilanciare e proporre al premier le dodici domande formulate dalla più grande comunità di italo-discendenti
del mondo al presidente del consiglio.

Gli interrogativi posti al premier riguardano le più importanti tematiche oggetto di discussione negli ultimi mesi. A partire dal rinvio delle elezioni per il rinnovo di Comites e Cgie prorogate di ulteriori due anni. Un rinvio che produrrà “la delegittimazione e la mortificazione di questi
importanti organismi, che avrebbero invece un vitale bisogno di rinnovamento” e per il quale Porta e la
comunità brasiliana chiedono di conoscere le misure che il governo deciderà di intraprendere. Altro nodo
cruciale la task-force cittadinanza che dovrebbe garantire ai sei consolati italiani in Brasile di evadere “l’accumulo di oltre mezzo milione di domande di cittadinanza” e i tempi per i discendenti dei territori dell’ex
impero austro-ungarico di chiedere la cittadinanza italiana. Porta e la comunità brasiliana chiedono di
prorogare la scadenza del termine ultimo fissato al momento per il 31 dicembre 2010.

Al terzo punto, si
chiede a Berlusconi “se il Governo si impegna a interrompere la spirale discendente dei finanziamenti in
questo campo e a ritornare almeno al livello raggiunto nell’ultima Finanziaria approvata dal Governo di
centrosinistra”. La quarta domanda riguarda gli Istituti di Cultura. “Quali impegni il Governo assume per
mettere gli Istituti di cultura nelle condizioni di svolgere efficacemente il loro ruolo? Perché il Governo
non adotta un sistema di bilanciamento congiunturale, in modo che gli Istituti possano programmare la
loro attività sulla base di risorse certe?.

Il quinto quesito prende lo spunta dai tagli previsti dalle due ultime leggi finanziarie hanno colpito l’assistenza diretta degli italiani all’estero e in modo particolare l’assistenza sanitaria: gli italiani del Sud America chiedono dunque a Berlusconi “cosa intende fare il suo Governo per venire incontro alle loro legittime e impellenti richieste?”.

Al sesto punto si chiede conto a Berlusconi della promessa istituzione di un assegno di solidarietà a favore degli italiani in stato di grave indigenza residenti in America Latina, al settimo “perché non viene approvato l’accordo di sicurezza sociale con il Cile e non vengono rinnovati gli accordi con il Brasile e l’Argentina oramai datati e inadatti a garantire una più equa ed efficace tutela previdenziale”.

Poi c’è la questione della doppia imposizione fiscale (“Cosa intende fare il Governo per accogliere le giuste rivendicazioni dei nostri pensionati in Brasile?”) e pensioni (“perché non è stato ancora possibile utilizzare anche per i pensionati italiani dell’Inpdap in Brasile il metodo dell’accredito diretto su conto corrente bancario in loco?”). Infine i tagli a Rai Italia e alla stampa italiana all’estero. “Il Governo ha intenzione di reintegrare le risorse così gravemente decurtate? In particolare, si intende ripristinare il notiziario italiano in lingua portoghese, fornito gratuitamente alla rete informativa locale, per fare in modo che l’immagine dell’Italia si estenda e si accrediti?”.