Risultato storico a Pretoria, l’Albiroja passa ai rigori

PRETORIA – Decisivo, per i nipponici, l’errore di Komano. Una gara infinita e dai contenuti tecnici non eccitanti, tra Paraguay e Giappone, più preoccupate di non prenderle che di fare male. Lo stesso modulo dei nipponici (senza una vera punta di ruolo) non lascia dubbi sull’atteggiamento tattico degli uomini di Okada. L’albiroja invece sbaglia molto in fase di impostazione e appare molto contratto. Il primo tempo vede le due squadre molto corte e reattive: i guaranì hanno in mano il pallino del gioco, il Giappone si affida alla velocità delle ali per riproporsi con azioni di rimessa sempre pericolose. Al 20’ grande occasione per Santa Cruz, la cui magia nello stretto è vanificata dall’uscita di Kawashima. Due minuti dopo è Matsui a mettere i brividi a Villar: il suo bolide si infrange sulla traversa.

Nella ripresa il Giappone sembra più in palla dal punto di vista atletico, mentre il Paraguay appare molto stanco. Gli uomini in maglia blu ci credono. Al 72’ è un intervento provvidenziale di Alcaraz a fermare la discesa di Honda, mentre a 8 minuti dalla fine ci vuole una grande uscita di Villar per impedire a Okubo di battere a rete di testa.

Nel primo tempo supplementare i guaraní arrivano a un passo dal gol con Valdez che, a tu per tu con Kawashima, si fa ribattere una conclusione a colpo sicuro. Poi è la fatica a prevalere, con le due squadre che cercano di sfruttare a loro favore ogni occasione che nasce da palla inattiva. Si arriva così ai rigori tra gli sbadigli. I giapponesi sbagliano con Komano, i sudamericani non sbagliano un colpo. E sommergono Cardozo, autore del rigore che porta l’albiroça tra le otto grandi del calcio mondiale.