Blatter: “Sì alla moviola contro i gol fantasma”

“Il calcio è un gioco dinamico, e nel momento in cui c’è una discussione sul fatto che il pallone abbia superato
o no la linea, e quindi se sia gol, si potrebbe dare la possibilità alle due squadre di chiedere che venga esaminato il replay, una o due volte come succede nel tennis”. Joseph Blatter apre un altro varco nel muro della Fifa contro l’impiego della tecnologia in campo.

Dopo aver parlato dell’uso di dispositivi elettronici sulla linea di porta – di cui discuterà la Fifa a luglio -, il presidente della Federazione internazionale in successive dichiarazioni sembra aprire anche a un utilizzo limitato della moviola in campo. Si tratterebbe di qualcosa di analogo al rugby, dove esiste la possibilità per l’arbitro, per stabilire se il pallone abbia varcato la linea di meta, di chiedere l’intervento del ‘Television Match Officer’, il Tmo, sorta di quarto uomo che esamina
sui monitor ogni situazione controversa, sempre limitata al fatto se una meta sia stata segnata o meno.

Tutto ciò, ha ribadito Blatter, solo per risolvere il problema degli eventuali ‘gol fantasma’, “perché – ha sottolineato – per situazioni come quella nella partita del Messico (gol di Tevez per l’Argentina in netto fuorigioco n.d.r.) non c’è bisogno della tecnologia”.

“Non potremmo mai cambiare adesso, a Mondiale in corso e con ancora dieci partite da disputare – ha detto ancora Blatter parlando nel corso del quotidiano ‘briefing’ della Fifa con la stampa – ma è chiaro che, con tutto quello che è successo, sarebbe assurdo non riaprire il discorso sull’uso della tecnologia. In linea di principio, posso già dire che ciò riguarderà l’uso che se ne potrà fare sulla linea di porta, magari tramite sensori (Blatter aveva portato avanti, a suo tempo, anche l’idea del pallone con il microchip, che venne utilizzato al Mondiale per club in Giappone, ndr). Se ne occuperà l’International Board nella sua riunione a Cardiff in luglio”.

“Mi dispiace molto quando vedo errori dei direttori di gara così evidenti – ha aggiunto Blatter – ed ammetto che alcuni arbitraggi non sono certo stati a cinque stelle. Però sono cose che possono accadere, e ciò non vuol dire la fine del calcio. Ma capisco che ci siano persone arrabbiate e che stanno criticando, e per questo ho chiesto scusa” a Inghilterra e Messico.

“Gli inglesi mi hanno detto ‘grazie’ e hanno accettato le mie scuse – ha continuato il presidente della Fifa -, rendendosi conto che nel calcio si perde e si vince. I messicani si sono limitati a chinare il capo e non mi hanno detto niente”.