Arandora Star, 70 anni dopo A Cardiff la commemorazione

Il 2 luglio 2010 nella capitale del Galles, Cardiff, si celebra il 70° anniversario dell’affondamento dell’Arandora Star con una lapide commemorativa in ardesia e una scultura in terracotta incorporata: due
materiali, il primo gallese e l’altro italiano, che simboleggiano l’unione tra Italia e Galles accomunati, in questo
caso, dal ricordo di una tragedia fortemente legata all’emigrazione.

Com’è noto, il 2 luglio 1940 affondò al largo delle coste irlandesi, colpita da un siluro tedesco, l’ex nave da crociera Arandora Star trasformata in mezzo di trasporto per italiani da internare in un campo di concentramento in Canada, dopo la
dichiarazione di guerra di Mussolini alla Gran Bretagna.

Questi italiani – ricorda il sito degli emiliano romagnoli nel mondo -erano gente pacifica, che si era conquistata un posto nella società inglese lavorando onestamente, come i molti emiliani, soprattutto parmensi della zona di Bardi e piacentini, che avevano fatto fortuna con le gelaterie, i caffè, i ristoranti, i negozi di generi alimentari. Nel settembre 2008, dopo l’eco delle manifestazioni di Liverpool del 2 luglio, è nato il Comitato per l’Arandora Star Memorial Fund in Wales (Fondo per il Memoriale dell’Arandora Star nel Galles) da parte di un gruppo di volontari, in prevalenza italo-gallesi, che si era accorto della mancanza nel Galles di un simbolo commemorativo legato all’Arandora Star, e ha sentito la necessità di riunirsi per ricordare tutti coloro che perirono nella tragedia (805 uomini inclusi i membri dell’equipaggio e le guardie che erano a bordo), ma anche i sopravvissuti e le loro famiglie, e
soprattutto quegli italiani che abitavano nel Galles al momento in cui furono strappati alle loro famiglie,
internati e deportati.

Ben 54 dei 470 italiani affondati nella tragedia provenivano proprio dal Galles, dove
ancora è presente l’associazionismo emilianoromagnolo. Questo spiega la presenza, alla commemorazione
del 70° anniversario, oltre che della Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo nella persona della
presidente Silvia Bartolini, anche di Pier Luigi Ferrari, vicepresidente della Provincia di Parma, e di Giuseppe
Conti, sindaco di Bardi, il comune che ha pagato il maggior contributo in termine di vittime.

“Ricordiamo
quegli eventi dolorosi per offrire un simbolo positivo di pace, di riconciliazione, di preghiera e conforto per
guardare avanti”, ha scritto Bruna Chezzi, membro del Comitato Arandora Star Memorial Fund in Wales. “Il
nostro è un progetto con ambizioni che vanno oltre il semplice memoriale, e si concretizzano con una raccolta
di testimonianze scritte e orali, un libretto commemorativo, una mostra fotografica, e infine una collaborazione con alcune scuole locali per sensibilizzare il pubblico adulto e i bambini”. Gli
incontri istituzionali previsti per la delegazione proveniente dall’Emilia-Romagna sono con Gary Davies, capo della divisione esteri dell’Assemblea nazionale del Galles, Emy D’Alessandro, dell’Agenzia di sviluppo gallese,
Sandra Stephenson, responsabile delle relazioni internazionali dell’Assemblea gallese.

Il 1° luglio alle ore 16 sarà inaugurata presso l’Old Library la mostra sull’Arandora Star, cui seguiranno , presso il Park Hotel, gli
incontri della presidente della Consulta Silvia Bartolini con il presidente dell’Associazione Amici Val Ceno,
Romeo Basini, e con il direttivo. Il 2 luglio sarà interamente dedicato alla cerimonia dello scoprimento della targa presso la cattedrale di St. David, alle ore 13, e di seguito, presso la St. David Hall, all’incontro con il presidente del Comitato per l’Arandora Star, Domenico Casetta. Alla cerimonia sarà presente anche l’Ambasciatore d´Italia a Londra Alain Giorgio Maria Economides.