I precari e gli armeni al centro di un doppio appuntamento con il meglio del Cinema italiano

CARACAS – Questa sera, nell’ambito del Festival del Cinema Italiano promosso dall’Istituto italiano di Cultura in collaborazione con Ambasciata d’Italia, si proietterà il film “Generazione 1000 euro” di Massimo Venier: una commedia articolata, sensibile e godibile sulla vita da precario.


Il lungometraggio sarà proiettato tre volte: alle 16, alle 18.15 e alle 20.30 nelle sale del Cine Paseo del Trasnocho Cultural, Centro Comercial Las Mercedes.
Ma le occasione per gustare il meglio del nuovo cinema della penisola non finiscono qui. Sempre questa sera, alle 17, presso la sala del “Goethe Institut / Teatro de la Asociación Cultural Humboldt” di San Bernardino, sullo chermo “El destino de Nunik” (La masseria delle allodole) di Paolo Taviani i Vittorio Taviani. Il film – imperniato sull’eliminazione fisica degli armeni in Turchia – rientra nel calendario del festival Euroscopio 2010, che mira a portare in Venezuela il meglio della settima arte del vecchio continente.

Generazione 1000 euro


Milano. Un gruppo di giovani neolaureati galleggia nell’instabilità esistenziale. Matteo, che si definisce un luogo comune, è un genio della matematica; nelle vesti di “cultore della materia” tiene lezioni sull’insostenibilità di Gödel, ma per tirare a campare lavora nel reparto marketing di un’azienda in odore di taglio del personale. L’amico coinquilino Francesco mette in pratica la sua passione per la settima arte facendo il proiezionista in un cinema d’essay e osserva la vita come se fosse un film, dando un voto alle cose. Lasciato dalla fidanzata tirocinante in attesa di asportare il suo primo pancreas, e perse le sicurezze economiche di un terzo inquilino che li ha appena abbandonati con un debito, Matteo si trova diviso tra la passione e la ragione – e tra due donne che entrano con impeto nella sua vita – nell’eterna sospensione d’animo.


Dimostrandosi ancora una volta capace di dirigere una variopinta rosa di attori (dall’ineccepibile Alessandro Tiberi al commovente professore di Paolo Villaggio), il regista regala a ognuno un momento da incorniciare e la realizzazione di un sogno a Matteo, che si sveglia, infine, con tutta la vita davanti.

La masseria delle allodole


Turchia, 1915. In una cittadina vive la benestante famiglia armena Avakian. Nel giorno in cui vengono colpiti dal lutto per la morte del patriarca anche il generale Arkan, capo della guarnigione turca, è presente alle esequie. È il segno di un rapporto, se non di amicizia, di reciproco rispetto tra le due comunità. Ma i Giovani Turchi hanno pronto un piano per creare la Grande Turchia in cui non ci sarà posto per i ricchi e ‘traditori’ Armeni. Dalla capitale partono militari con l’ordine di uccidere sul posto i maschi e di deportare donne e bambine per massacrarle nei pressi di Aleppo. La famiglia Avakian viene smembrata e la giovane e vitale Nunik farà di tutto per salvaguardare la vita delle più piccole.