Lettera da San Paolo al premier “Valorizza gli italiani all’estero”

“Sostenere e valorizzare la collettività italiana all’estero, sulla base di una collaborazione politica proficua,
è chiaramente oggi una esigenza ed un’opportunitàallo stesso tempo”. E’ uno dei passaggi della lettera
di Rita Blasioli Costa, presidente del Comites di San Paolo, inviata al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi in occasione della visita ufficiale in Brasile che il premier ha concluso pochi giorni fa.


“Quando si parla di Collettività degli Italiani nel Mondo – si legge nella lettera – dobbiamo sempre avere
presenti due filoni con caratteristiche ed esigenze diverse. Da un lato i nostri connazionali emigrati, oggi
soprattutto persone anziane che hanno bisogno in questa fase della loro vita, di assistenza, di pensioni
decenti, di assegni di solidarietà in alcuni casi, che permetta loro una vecchiaia tranquilla e dignitosa. Le
riduzioni delle pensioni italiane a seguito delle revisioni reddituali – ha sottolineato Rita Blasioli Costa – i
tagli dei fondi destinati all’assistenza diretta ed indiretta, la mancanza fino ad oggi della concessione
dell’assegno di solidarietà, affliggono purtroppo molti dei nostri connazionali, che durante tutta la loro vita si
sono dedicati, senza misurare sforzi, a mantenere grande il nome dell’Italia”.

Poi il presidente del Comites di San Paolo passa alle nuove generazioni, “discendenti di prima, seconda, terza e quarta generazione, che rivendicano non solo il diritto ‘iure sanguinis’ alla cittadinanza italiana, sono circa 250.000 quelli in lista d’attesa nel solo Consolato italiano di San Paolo, ma che hanno bisogno altresì di corsi di lingua e cultura italiana sempre più diffusi ed accessibili, della garanzia di riconoscimento dei titoli universitari conseguiti all´estero e quindi di opportunità imprenditoriali e professionali che permetta loro di dimostrare quale risorsa rappresentano, non solo per il Brasile, ma soprattutto per l’Italia.

È in loro che – continua la lettera – risiede tutta la garanzia del nostro futuro, non solo per quanto riguarda il rilancio del nostro associazionismo, ma soprattutto della nostra italianità”. “Il nostro Consolato, così come tutti quelli presenti sul territorio brasiliano – ha spiegato la Blasioli Costa a Berlusconi – per poter garantire un maggior
snellimento dei servizi ed un rapido esaurimento delle richieste che vengono giornalmente presentate,
necessita di un incremento del numero dei funzionari ed adeguate strutture. Spero che questo primo incontro
– conclude l’esponente del Comites – rappresenti solo l’inizio di una collaborazione finalmente più effettiva
sulle politiche che riguardano direttamente gli italiani nel Mondo.