Da piazza Navona “la nuova resistenza”

La piazza si è riempita di persone di ogni età, giovani e meno giovani, e di striscioni anche di movimenti politici, molto presenti nonostante la Federazione avesse chiesto che non ci fossero insegne di partito.

In un clima caldissimo sventolavano le insegne della Lista Di Pietro, di Rifondazione comunista, dei Verdi, Sinistra e libertà e del Pd. Molti cartelloni e striscioni, tra cui quelli che dicono “Un presidente del consiglio (serio) non si avvale della facoltà di non rispondere specialmente per fatti di mafia”; “La giustizia e la libertà sono alla base della dignità umana”; “La legge bavaglio aiuta i criminali”; o “È la stampa bellezza. È la stampa e tu non puoi fare niente”. Sul palco a condurre gli interventi Tiziana Ferrario. “Oggi si inaugura la giornata della resistenza civile del 21 secolo che mai avremmo pensato di inaugurare. Non la faremo clandestinamente ma alla luce del sole ripeteremo che la libertà è un bene fondamentale, che è conoscenza, chi considera l’informazione un pericolo sarà sconfitto” ha detto Franco Siddi, segretario Fnsi, durante il discorso che ha aperto la manifestazione.

“Il ddl intercettazione è squilibrato e ingiusto – ha aggiunto Siddi – e la battaglia andrà avanti, anche usando armi di disobbedienza civile perché le leggi sbagliate non si rispettano, rispettarle significherebbe portarci nell’illegalità”. “Dobbiamo ribellarci”, “resistiamo!”, “questo l’ultimo arrogante affronto alla democrazia”. Questi gli slogan rimbalzati dal palco alla folla dei partecipanti, tra rabbia e indignazione. “Il nostro capo di governo ha raggiunto il limite – sostiene Claudia, 24 anni, universitaria romana -: dopo aver fatto per anni solo gli affari suoi ora vuole mettere un nuovo bavaglio a un’informazione già imbavagliata”.

“Siamo al 70/o posto nel mondo per la libertà di stampa – sostiene un anziano giornalista in pensione di Catania -, siamo dopo paesi che consideriamo sottosviluppati. È un’indecenza, questa legge non deve passare”. “Berlusconi sostiene che le intercettazioni servono anche a noi perche” non ci fanno spiare – aggiunge Claudio, 30 anni romano – ma a me si mi intercettano o no sinceramente non mi interessa. Che cosa devono scoprire? Le frasi che mi dico al telefono con la mia fidanzata?”.