Petraeus: “Proteggerò i civili in Afghanistan”

“Proteggerò i civili afghani”. La promessa del generale David Petraeus, nuovo comandante in capo delle
forze Usa la cui nomina è stata appena approvata all’unanimità dal Senato, è anche una scommessa. Al briefing con gli alleati tenutosi nel quartier generale della Nato a Bruxelles, Petraeus ha annunciato che sta “rivedendo le regole di ingaggio” deimilitari impegnati nella campagnaafghana per ridurre “ad un
minimo assoluto” le perdite di civili afghani. “Il terreno umano è il terreno decisivo e per questo dobbiamo fare tutto il possibile per proteggere la popolazione”, ha detto.

Il generale ha inoltre spiegato che più che rivedere le regole di ingaggio, “si tratta di assicurare che siano applicate in pieno”. Un compito arduo
per il generale americano, che prima di incontrare il segretario generale della Nato Fogh Rasmussen, ha preso atto dell’ennesimo avvertimento dei talebani: di negoziati con le forze occidentali non se ne parla”, ha avvertito un portavoce dei fondamentalisti. I talebani ritengono che stiano vincendo la guerra e che non ci sia nessuna ragione per scendere a un compromesso. Ma Petraeus avrà anche la responsabilità
di limitare le perdite dei soldati dell’Alleanza sempre più bersaglio degli attacchi talebani, che hanno trasformato il mese di giugno nel più letale degli otto anni e mezzo di guerra, con 102 morti, una
media di tre al giorno.

Dovrà quindi trovare il modo di conciliare le due necessita: cambiare le regole di ingaggio per ridurre le vittime civili (principale motivo di scontro tra la Nato e il governo afghano) è una strategia che molti considerano un rischio per i militari impegnati sul campo.

Fonti diplomatiche citate
dalla Bbc riportano malumori tra i vertici militari di alcuni Paesi impegnati militarmente in Afghanistan, che
avrebbero lamentato di non essere stati consultati inmerito al cambio di strategia.

Petraeus dovrà inoltre fare i conti con il ritiro delle truppe olandesi, previsto per agosto e quello delle truppe canadesi (2.800 soldati), in programma il prossimo anno. Intanto, dopo l’approvazione in Senato della nomina di Petraeus, la commissione della Camera sulla cooperazione ha approvato il blocco di 3,9 miliardi di dollari di aiuti al governo di Kabul, conseguenze delle accuse di corruzione del governo e di esportazione illegale di
miliardi donati all’estero.