Susta: “C’è la necessità di riformare le famiglie politiche europee”

Dove eravamo, dove saremo’. “Se, come vicepresidente dell’”Alleanza progressista dei socialisti e democratici al Parlamento Europeo fossi stato invitato ad intervenire, e spero che la ragione del mancato invito non sia da attribuirsi ad alcune mie riflessioni non in linea con la maggioranza del Pd – ha spiegato Susta – avrei ribadito che la grande scommessa per il futuro è il rafforzamento della dimensione comunitaria rispetto a quell’intergovernativa delle istituzioni europee, non risolta dal nuovo Trattato.

“E’ questo il vero spartiacque tra conservatori e progressisti, che, purtroppo, vede divisa anche la famiglia socialista. “Un grande obiettivo democratico – continua l’europarlamentare del Pd – esige nuove forme di organizzazione politica. Una riforma dall’interno del socialismo europeo non basta. Occorrono alleanze politiche più ampie e meno condizionate dalle storie del ‘900. Non ci si può ostinare a non considerare ‘riformisti’ i liberali o mantenere ataviche diffidenze su ambientalisti o democratici dell’est.

“E’ intorno a questa esigenza di fondo comune nel PD” – conclude Susta – “che occorre sciogliere e rifondare le famiglie politiche europee ed è per questo che ritengo, anche assumendomi la mia parte di responsabilità, del tutto formali e insufficienti le scelte sin qui compiute e per come sono state attuate”.