Germania rullo compressore, ora sogna il poker mondiale

ERASMIA – La giovanissima e multiculturale Germania di Joachim Loew non solo vince, ma è anche molto bella da veder giocare. Rapida, corta, compatta, con dieci giocatori che attaccano e dieci che difendono e difendono talmente bene che spesso il portiere non ha nemmeno un granché da lavorare. Partita per il Sudafrica con il ruolo di outsider, di squadra promettente ma che arrivava qui soprattutto per incamerare esperienza per il futuro, si è ritrovata cammin facendo fra le principali favorite. Mercoledì si trova di fronte una Spagna, in una rivincita della finale di Euro 2008, per cominciare a sognare il quarto titolo mondiale.
Ma se la Spagna, pur cambiando manico, ha confermato il blocco di quella nazionale, la Germania, mantenendo l’allenatore, l’ha molto modificata, un po’ per forza e un po’ per scelta.

L’infortunio di Ballack in finale di coppa d’Inghilterra sembrava la pietra tombale sulle ambizioni della Germania. Paradossalmente rischia di esserne diventato il punto di forza: senza un giocatore di quella personalità, Loew ha redistribuito le responsabilità e creato dietro a Klose un centrocampo a due linee che pare non avere punti deboli. Contro la Spagna non ci sarà, per squalifica, Thomas Mueller.


L’attacante del Bayern Monaco ha 20 anni, ha giocato una sola stagione di Bundesliga e prima di arrivare al mondiale aveva solo due presenze in nazionale, in altrettante amichevoli. E’ stato però uno dei migliori, segnando già quattro gol e risultando determinante nello scacchiere tattico.


Loew assicura di avere abbondanza di sostituti: al suo posto potrebbero essere impiegati Kroos, Trocholwski o Marin (67 anni in tre) ma non è detto che cambiando un ingrediente il minestrone venga buono nella stessa maniera. Preoccupano anche le condizioni di Khedira, per un risentimento muscolare, mentre sembra definitivamente fuori gioco il brasiliano naturalizzato Cacau. Chi ci sarà è Miroslav Klose: dopo il traguardo delle 100 presenze in nazionale è di fronte ad un altro appuntamento con la storia. Con i quattro sudafricani ha segnato 14 gol nei mondiali, raggiungendo Gerd Mueller e vedendo ad una sola distanza, nella classifica ‘all time’, Ronaldo a 15. Comunque vada avrà due partite a disposizione per cercare di eguagliare e al limite battere questo record: considerando che nella sua carriera non è mai stato considerato come una stella planetaria (quest’anno ha fatto la riserva nel Bayern) sarebbe un successo non da poco.
“Il mio segreto? Concentrarmi su un momento preciso. Quando questo non va lavoro duro, quando tutto va bene sono contento. Il mio obiettivo è segnare cinque gol, sei sarebbe meglio. Ma se devo scegliere, al record di Ronaldo preferisco il campionato del mondo”.


La sfida di due anni fa, secondo Klose, è lontanissima: “Non si può paragonare il 2008 al 2010 – ha detto Klose – la Germania adesso è un’altra squadra, con giocatori giovani e talentuosi che hanno portato un soffio di novità, in termini di qualità siamo più forti di due anni fa. La Spagna è una squadra straordinaria, secondo me più forte di Inghilterra e Argentina. Ma la partita con il Paraguay ha dimostrato che non é invincibile”.