Uruguay-Olanda, le statistiche

ROMA – E’ stata questa la prima vittoria assoluta ai Mondiali dell’Olanda, che nel 1934 e nel 1938 era subito uscita di scena al primo turno eliminatorio, battuta rispettivamente da Svizzera (2-3) e Cecoslovacchia (0-3 dopo tempi supplementari).


Sono 4 i precedenti assoluti tra Olanda ed Uruguay, con la nazionale sudamericana in vantaggio per 3 successi ad 1, senza alcun pareggio. L’unico successo olandese è quello dei Mondiali 1974, mentre l’unico incrocio in un torneo internazionale in semifinale – prima di oggi – ha visto prevalere l’Uruguay 2-1 nelle Olimpiadi del 1924, che vennero poi vinte proprio dai sudamericani, superando in finale 3-0 la Svizzera.
Nei 10 precedenti ai Mondiali tra Olanda e nazionali sudamericane, arancioni in vantaggio per 5 successi (tra cui il 2-1 sul Brasile quest’anno) a 2. Completano il bilancio 3 pareggi.


Nelle 30 partite finora disputate ai Mondiali dall’Uruguay contro formazioni europee, la nazionale due volte campione del Mondo vanta un bilancio sfavorevole di 8 vittorie, 9 pareggi (tra cui lo 0-0 di quest’anno contro la Francia) e 13 sconfitte. Piuttosto remoto l’ultimo successo uruguayano che risale al 14 giugno 1970, quarti di finale a Città del Messico, quando i sudamericani si imposero 1-0 sull’Unione Sovietica con rete nei tempi supplementari di Esparrago: da allora l’Uruguay ha ottenuto un bilancio di 6 pareggi e 7 sconfitte.


L’Olanda ha vinto ai Mondiali 2010 tutte e 5 le partite disputate ed ha battuto il proprio record di punti in una sua edizione iridata, 15, contro i 12 di Francia ‘98. Eguagliato, invece, il numero di successi ad un Mondiale per gli “orange”: 5, come nel 1974. L’ultimo passo falso “orange” risale allo 0-1 subito dal Portogallo il 25 giugno 2006, agli ottavi di finale in Germania. In caso di risultato positivo l’Olanda eguaglierebbe la sua serie positiva record ai Mondiali, realizzata una prima volta dal 15 giugno al 3 luglio 1974 (con 5 vittorie ed 1 pareggio) e bissata dal 13 giugno al 7 luglio 1998 (3 vittorie ed altrettanti pareggi, il bilancio). Con il gol assegnatogli dalla Fifa contro il Brasile, Wesley Sneijder si è portato a 4 gol nei Mondiali 2010 ed è ad un passo dal primato di marcatori olandesi in singola edizione dei Mondiali, detenuto – con 5 centri – da Neeskens (1974) e Rensenbrink (1978).


L’Uruguay non perde ai Mondiali dal 1 giugno 2002, 1-2 dalla Danimarca nella fase a gironi. Poi 2 pareggi nelle restanti gare di Corea-Giappone 2002 e 3 vittorie e 2 pareggi nell’attuale Mondiale, per un bilancio totale di 3 vittorie e 4 pareggi. L’1-1 contro il Ghana ai quarti di finale, gara poi vinta dalla “Celeste” ai rigori, è stato il secondo pareggio dei sudamericani al Mondiale 2010, che hanno pertanto eguagliato il loro record di nulli in singola edizione iridata, come già era stato nel 1966, 1986 e 2002.

I DATI


URUGUAY-OLANDA (oggi, ore 14.00, Cape Town)

URUGUAY– E’ la rivelazione assoluta. L’”intrusa”, se si pensa che si è qualificata per l’Africa solo ai playoff, piegando la Costa Rica. E’ arrivata in semifinale contro ogni previsione, non contro ogni logica. La Celeste ha mostrato una difesa solida, che ha subìto solo due gol, e un attacco di qualità, ispirato da Forlan.

Cosa va – Il morale è alle stelle: l’Uruguay ha vinto due Mondiali (1930 e 1950), ma non arrivava tra le prime 4 da Messico ‘70. L’ultima sudamericana rimasta in gara non ha nulla da perdere.

Cosa non va – Il perno difensivo Lugano è acciaccato, in dubbio. Fucile è squalificato, come il centravanti Suarez (3 gol), che ha salvato la patria con un tocco di mano (rigore e rosso) nei quarti.
L’uomo in più – Muslera è stato l’eroe della semifinale, con Abreu, ma la differenza può farla Forlan: 3 gol, rifinitore e cannoniere.

OLANDA – Forse meno bella, però molto più possibile, rispetto alle ultime edizioni, ha vinto tutte le 5 gare giocate, unica delle semifinaliste. E’ la più offensiva, anche se il c.t. Van Marwijk è accusato in patria di giocare un calcio troppo timido. I 4 in attacco fanno paura: Kuyt, Sneijder e Robben sostengono Van Persie.

Cosa va – Gli ‘oranje’ contro il Brasile hanno dimostrato carattere. Sneijder è in stato di grazia, Robben sta ritrovando la miglior condizione. Vince, e non ha ancora espresso il meglio di sè.

Cosa non va – Van Persie ha segnato un solo gollettino. La difesa è quella che è, discreta e poco più, e non sarà protetta dal “cagnaccio” De Jong, squalificato. L’uomo in più – Wesley Sneijder in questo Mondiale sembra Re Mida. Tutto quello che tocca si trasforma in oro, anzi in gol (sono già 4). Anche un innocuo cross dalla destra, vero Felipe Melo?