Italia e Venezuela unite nella lirica

CARACAS – Non solo con la giovane soprano venezolana Lucrezia Garcia, in questi giorni sul rinomato palcoscenico dell’Arena di Verona nel ruolo di Aida, ma anche con il neonato Oscar della Lirica, un nuovo evento di rilevanza internazionale all’interno del quale, come sigla di chiusura, parteciperà il Coro de las Manos Blancas de Venezuela, rappresentato dalla fondatrice Naibeth Garcia e da Giannola Nonino e il cui sponsor è il maestro Claudio Abbado.


Lucrezia Garcia, nativa di Coro nello Stato di Falcón, ha iniziato la sua carriera artistica suonando il violino in una delle tantissime orchestre giovanili create col metodo Abreu e, una volta diplomata, ha fatto parte per otto anni dell’Orchestra Sinfónica del Venezuela.


Certamente ci sarà anche lei il prossimo 31 agosto, quando si celebrerà l’Oscar della Lirica, promosso da Fondazione Verona per l’Arena e ideato dal Segretario Generale, Alfredo Troisi, e nel corso del quale sarà assegnato un prestigioso riconoscimento ad alcuni protagonisti dell’Opera.


Il nuovo evento avrà cadenza annuale: ogni anno saranno presentate le terne per l’assegnazione degli Oscar alle categorie canore (soprano, mezzosoprano, tenore, basso e contralto), ma anche a orchestre, direttori, corpi di ballo, cori, scenografi, registi e costumisti. I vincitori riceveranno una statuetta in oro realizzata dallo scultore orafo Alberto Zucchetta e ispirata alla Nike di Samotracia, simbolo della vittoria.


La serata celebrativa della nascita dell’Oscar coinvolgerà due mostri sacri della lirica a cui verranno consegnati i primi Oscar della Lirica alla Carriera, mantenendo uno sguardo proiettato al futuro, con il Premio Speciale Giovanni Zenatello alle giovani promesse, per mano della madrina veronese Katia Ricciarelli, che lo vinse nel 1980.