Caos su Annmozero, l’altolà di Santoro

ROMA – Il CdA riunitosi ieri, ha rinviato, ‘’per motivi di ordine procedurale’’ ad una prossima seduta l’intero pacchetto delle nomine che avrebbero dovuto essere approvate così come il via libera ai piani di produzione e trasmissione, lo strumento operativo che serve per dare il via libera alle trasmissioni in palinsesto. E anche se Viali Mazzini fa sapere che verranno approvati la prossima settimana, resta l’affaire Michele Santoro tutto da definire: ieri il conduttore si è rivolto con una lettera al dg Rai, e annullato lo spazio per una transazione:
‘’Dobbiamo andare in onda la prossima stagione. Non c’è tempo per trovare alcun accordo’’.

Immediata la risposta di Masi:
‘’I palinsesti sono proposti al CdA esclusivamente dal Direttore Generale in base a considerazioni di merito specifico’’.

Insomma un muro contro muro e sembra difficile poter immaginare qualsiasi tipo di soluzione consensuale.
‘’La mancata messa in onda’’ di Annozero, scrive infatti Santoro sarebbe ‘’un grave danno per il servizio pubblico e mi costringerebbe a impiegare tutte le energie per difendere diritti miei, dei miei collaboratori e degli spettatori’’.

Ma l’intenzione di Masi è rivendicare la trattativa che ha portato avanti con Santoro. Per questo il giornalista (dopo la lettera a Paolo Garimberti in cui si era rivolto indirettamente a Masi ‘le chiedo di comunicare al direttore generale che tornerò dalle ferie per fare Annozero che andrà in onda a partire dal 23 settembre) torna a scrivere questa volta direttamente al dg. Pronto a non arretrare di un passo. E, nella lettera di ieri indirizzata per conoscenza anche al presidente Garimberti (che da settimane chiede una definizione della vicenda) e a tutti i componenti del CdA puntualizza ‘’non c’è più tempo per trovare alcun accordo tra noi che non preveda la messa in onda’’ del programma.

A sostenere il conduttore i due consiglieri di minoranza Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten che ritengono che ‘’ormai il tempo è scaduto e che non mettere in onda Annozero alla ripresa, a settembre, della stagione di garanzia sarebbe un autogol e un grave danno anche economico per la Rai’’.

Nel frattempo però la decisione del CdA di far slittare le nomine. Il caso più discusso appunto, quello di Corradino Mineo, direttore di Rainews, che avrebbe dovuto essere sostituito, nelle intenzioni di Masi, da Francesco Ferraro, giornalista proveniente da Sky. La notizia aveva suscitato proteste dall’opposizione e dai sindacati di giornalisti e dirigenti Rai, ma anche perplessità da parte di alcuni esponenti della maggioranza parlamentare di centrodestra.

Durissima la presa di posizione del Cdr della testata giornalistica: ‘’è arrivato il momento di un cambio alla Direzione Generale della Rai. L’ennesima fallita prova di avvicendamento alla guida di Rainews24 dimostra che il Dg è impegnato solo in un maldestro tentativo di accontentare richieste che non nascono da esigenze editoriali e che non hanno nulla a che fare con gli interessi aziendali’’.