“Senza coesione l’Italia si perde”

Uno sforzo di coesione che Napolitano invoca proprio nella città di Udine la quale, ricorda, fu quella che più di ogni altra resse l’urto degli austriaci durante la Grande Guerra. Uno sforzo che ha il suo punto di partenza nella “lungimiranza” della Costituzione, dove “sono saldate nello stesso articolo l’inscindibilità della nazione italiana e la promozione delle autonomie”. Secondo il Capo dello Stato bisogna proseguire su questa strada, perché “l’unità nazionale si può promuovere facendo conoscere la Costituzione e promuovendo le autonomie.

Io – spiega – sono profondamente impegnato nella difesa dei valori costituzionali. Ma piuttosto che usare l’espressione ‘difendere la Costituzione’ amo dire che è necessario far vivere e attuare la Costituzione, attuare anche il nuovo Titolo V che ha segnato la strada per uno sviluppo anche in senso federalistico del principio autonomistico che trovò già forma felice nella prima formulazione della Costituzione”. “Si riveda ciò che è necessario – aggiunge Napolitano -, si garantisca il massimo di semplificazione nell’articolazione del nostro Stato” riconoscendo le autonomie locali e “l’importanza decisiva dei Comuni che sono le istituzioni più vicine ai cittadini e ai loro bisogni”.

Il Presidente della Repubblica torna poi sugli sforzi necessari per uscire dalla crisi economica, sottolineando che “nessuna parte politica può sottrarsi alla responsabilità collettiva di alleggerire in modo decisivo e di consolidare il bilancio pubblico riducendo il debito che noi abbiamo accumulato e che è un pesante fardello sulle nostre
spalle”.

Napolitano aggiunge poi che “sulla scelta possibile la discussione è sempre aperta, ma noi tutti, di qualsiasi parte d’Italia e di ogni parte politica, non possiamo sottrarci a questa responsabilità collettiva”.