Nello Yemen torna la paura

Cinque morti, di cui tre poliziotti, e oltre 10 feriti: è il bilancio non ancora ufficiale del duplice attacco sferrato ieri mattina nel sud dello Yemen contro le sedi dei servizi di sicurezza governativi. Un attacco coordinato che le autorità hanno già attribuito alla rete di al Qaida.

Una ventina di uomini armati, incappucciati e a bordo di moto hanno preso d’assalto a Zinjibar, capoluogo costiero della provincia meridionale di Abyan, la sede locale della Sicurezza generale e quella della Sicurezza politica, due delle quattro agenzie di controllo del
regime yemenita filoccidentale. Testimoni oculari citati dai media locali hanno affermato di aver assistito a
violenti scontri a fuoco tra gli agenti governativi e gli assalitori, questi ultimi armati di mitragliatrici, bombe a
mano e lanciarazzi.

Oltre ai tre poliziotti, due miliziani sarebbero rimasti a terra senza vita. Una fonte della sicurezza ha affermato che “con molta probabilità gli attacchi sono stati compiuti da al Qaida”. Secondo recenti rapporti dell’intelligence americana, la rete del terrore ha in Yemen due importanti roccaforti, a ovest del Paese, e nella stessa provincia meridionale di Abyan, tormentata anche dalla lotta dei separatisti del sud.

Domenica scorsa il braccio yemenita di al-Qaida aveva rivendicato il sanguinoso assalto, compiuto a giugno contro gli uffici della Sicurezza politica nel porto di Aden, nel quale erano rimaste uccise 11 persone. Dalle scuole qaediste dello Yemen proveniva inoltre il terrorista che nel dicembre scorso aveva tentato di farsi saltare in aria nel volo di linea Delta Airlines diretto a Detroit, negli Stati Uniti.

Il duplice attacco odierno giunge all’indomani della visita a sorpresa a Sanaa dell’emiro del Qatar Hamad ben Khalifa Al Thani, già in passato coinvolto in prima persona nella mediazione tra governo centrale yemenita e ribelli sciiti del nord.

Il regime di Abdallah Saleh, sostenuto dagli Stati Uniti e, attualmente anche dall’Arabia Saudita, è da anni minacciato, oltre che dai terroristi di al Qaida, anche dalle spinte separatiste dei nostalgici dell’ex Yemen del Sud basati ad Aden, e dalle periodiche e sanguinose rivolte armate della minoranza zaydita (sciiti) delle regioni settentrionali.