Berlusconi è tranquillo “Si va avanti per 5 anni”

Il premier, secondo quanto riferiscono fonti ministeriali, ieri mattina è stato categorico: “Andiamo
avanti cinque anni. Non date retta ai giochi di palazzo. Dobbiamo concentrarci sulle cose concrete,
parliamo dei fatti e dei risultati che abbiamo raggiunto”.

Berlusconi ha annunciato che non farà
ferie estive, ma si occuperà di riorganizzare il Pdl ed ha invitato a non alimentare tensioni con i finiani nemmeno in televisione. Poi, dopo il Consiglio dei ministri ha avuto un incontro con Umberto Bossi sul
federalismo.

E ieri anche l’alleato di sempre, Umberto Bossi, ha rasserenato il clima: “Macché larghe intese. Ci siamo noi e Silvio Berlusconi”. “Per adesso va bene questo governo”, ha aggiunto il Senatur. “Siamo partiti in un modo di fronte agli elettori, continuiamo così” afferma dopo che gli osservatori avevano
notato qualche tentennamento da parte del Carroccio. L’ipotesi di governo di larghe intese viene respinta
anche da altri esponenti di spicco della maggioranza, che spiegano come la caduta dell’attuale esecutivo
porterebbe direttamente al voto anticipato. Se la maggioranza non reggesse “è chiaro che non si
potrebbe escludere un ritorno alle urne. La storia italiana dice che in un clima di instabilità permanente,
il voto anticipato è possibile” afferma il ministro della Difesa, Ignazio La Russa.

“Se le condizioni
cambiano, si va a votare” gli fa eco il ministro della Semplificazione, Roberto Calderoli. Ma l’opposizione
continua ad attaccare. “Il Governo Berlusconi non arriva a tre anni, tre anni son troppo lunghi” afferma
il segretario Pd Pier Luigi Bersani. Il leader democratico però non scende nei particolari e non azzarda
previsioni: “fissare le scadenze, non lo sappiamo noi, non lo sanno neanche loro”. Bersani ammette che
“il berlusconismo ha ancora una presa molto larga in questo Paese, può accadere perfino un rilancio di Berlusconi, dal punto di vista dei suoi poteri e della possibilità di far piazza pulita di difficoltà, di impedimenti,
di inciampi. Quindi il problema per noi è di attrezzarsi piuttosto che interpretare la sfera di cristallo”.