I coniugi Romano uccisero per vendetta

Lo scrivono i giudici della Prima Corte d’Assise d’Appello di Milano nelle motivazioni della sentenza con cui hanno confermato l’ergastolo per i due coniugi. Nella parte delle motivazioni in cui i giudici spiegano che Olindo e Rosa erano capaci di intendere e di volere, e chiariscono i motivi del rigetto della perizia psichiatrica richiesta in secondo grado dalla difesa, i magistrati fanno anche un discorso più generale sul cruento fatto di sangue.

“Nel comune sentire – si legge nelle motivazioni – vi è senz’altro la tendenza a riconoscere che un fatto efferato come quello di Erba è possibile metterlo in atto solo se vi è una forma di anomalia psichica rilevante, ma ciò è frutto della tendenza a difendere la propria ‘normalita” con l’attribuire solo a soggetti infermi di mente la capacità di commettere gesti di tale ferocia”.

Il collegio, presieduto da Maria Luisa Dameno, spiega che nella vita di Olindo e Rosa, prima del quadruplice omicidio, “non si ravvisano elementi che indichino un disequilibrio, un’alterazione patologica dei rapporti tra di loro e con l’esterno”.