Sen. Caselli contro tutti a difesa della Chiesa

BUENOS AIRES – “Un attacco grossolano e gratuito alla figura del Pontefice”. Così il senatore del PdL eletto in Sud America, Juan Esteban Caselli, ha commentato la dichiarazione fatta dal presidente Hugo Chavez, in cui sosteneva che “Benedetto XVI non è l’Ambasciatore di Cristo sulla terra” e che “Cristo non ha bisogno di ambasciatori ma sta con il popolo e con chi lotta per la giustizia e la liberazione dei più umili”. Pochi giorni fa Caselli si era scagliato contro la legittimazione dei matrimoni omosessuali in Argentina, immaginando le “gravi conseguenze sociali, culturali e educative” che avrebbero comportato.


Per il senatore, nominato ‘ambasciatore in Vaticano’ durante il governo Menem, “quello che non si può tollerare è la volgarità, che arriva all’insulto, con la quale il presidente venezolano si è rivolto al vicario di Cristo. Il presidente Chavez – ha aggiunto – può anche non essere d’accordo che il pontefice romano sia il vicario di Cristo tra di noi, quello che lui chiama ‘ambasciatore’, ma dovrebbe considerare che la poca delicatezza delle sue parole e l’inopportunità delle stesse, feriscono la stragrande maggioranza del popolo venezolano, ampiamente cattolico”.


Esteban ‘Cacho’ Caselli, chiamato anche “vescovo” per il forte legame con l’ala più reazionaria della chiesa cattolica, è stato attivo funzionario durante l’epoca della dittatura argentina. In veste di ambasciatore, trasmise al papa il messaggio con cui Menem censurava l’intervento di un vescovo argentino, giudicato irrispettoso nei confronti della decisione del Vaticano di intercedere per la liberazione del dittatore cileno Pinochet. L’ex ministro dell’Economia Domingo Cavallo ha incluso Caselli in una ‘’mafia’’ legata ad Alfredo Yabran, personaggio collegato all’uccisione di Josè Luis Cabezas, fotografo del settimanale politico “Noticias”. Yabran è stato considerato ‘’prestanome eccellente’’ dell’ex presidente Menem. Il Ministro Cavallo ha accusato Caselli di essere coinvolto nel traffico illegale di armi tra Argentina, Croazia ed Ecuador, in un traffico d’oro e nella rete di protezione dei colpevoli dell’attentato antiebraico che causò a Buenos Aires 80 morti e centinaia di feriti nel 1994.


Dal 2008 Caselli è senatore eletto nella ripartizione Sudamerica della circoscrizione Estero al Senato della Repubblica, anche se sono state scoperte intercettazioni che proverebbero brogli elettorali. Ha affermato in una intervista di avere avuto l’offerta del seggio al Senato “da Berlusconi in persona”. Il 9 febbraio 2010 il senatore ha annunciato che, nel 2011, si candiderà alla presidenza dell’Argentina come leader del partito ‘Pueblo de la Libertad’, che ha recentemente fondato nel Paese.