Si indaga su tutti i conti di Verdini e Carboni

L’obiettivo del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e del sostituto Rodolfo Sabelli è di accertare se
attraverso quei conti correnti siano state effettuate operazioni illecite o siano comunque transitati fondi riconducibili a eventuali tangenti.

Nel decreto di accertamento bancario, i pubblici ministeri chiedono alla
Guardia di Finanza di acquisire presso il gruppo Unicredit tutta la documentazione per ricostruire “talune operazioni finanziarie” effettuate da Verdini e da Carboni dal gennaio 2004 ad oggi. Un accertamento
disposto dagli inquirenti in seguito all’acquisizione degli assegni circolari per 800mila euro – con causali diverse e non tutti Unicredit – negoziati in gran parte da Antonella Pau, moglie di Carboni.

L’accertamento
non riguarda solo i conti correnti attivi: i militari dovranno infatti acquisire gli estratti conti dei rapporti
anche estinti, “la documentazione relativa a cassette di sicurezza, libretti di deposito a risparmio sia nominativi che al portatore, dossier titoli anche per quei rapporti laddove lo stesso abbia agito per delega o
mediante qualsiasi altro strumento sostitutivo o di interposizione”.

Gli inquirenti vogliono inoltre sapere se collegati ai conti di Verdini e Carboni vi siano anche “aperture di credito, mutui, castelletti per sconto
effetti e per altre operazioni di portafoglio”.