Allarme terrorismo nel Caucaso assaltata una centrale idroelettrica

Un gruppo di terroristi ha fatto irruzione all’alba in una centrale idroelettrica della Kabardino-Balcaria, repubblica islamica del Caucaso settentrionale russo, uccidendo due guardie e facendo esplodere negli impianti quattro bombe, che hanno incendiato le turbine e causato l’arresto totale dell’elettricità in molte zone. L’attentato è avvenuto nella centrale di Baksanskaia, un impianto di riserva controllato per la regione dalla compagnia ‘Rusghidro’. “Delle tre turbine, una funziona ancora -ha detto un portavoce del ministero per le emergenze alle agenzie russe – ma è opportuno mantenere spenti gli impianti, dato che tre piani sono andati a fuoco”.

Dalla sua residenza di San Pietroburgo, il presidente Dmitri Medvedev ha telefonato al presidente della Kabardino- Balkaria Arsen Kanokov e ha subito contattato il capo dei Servizi segreti russi (Fsb) Aleksandr Bortnikov, che gli ha garantito nuove misure di sicurezza per le centrali del Caucaso.

Per parte sua, il premier Vladimir Putin ha incaricato il suo vice Igor Secin di provvedere ai piani di ricostruzione della base idroelettrica, costruita già negli anni ’30 e tutt’ora funzionante nella regione.

Nell’attentato, probabilmente opera di cinque terroristi islamici, sono morte due guardie di 41 e 25 anni e sono rimasti feriti due tecnici, di cui almeno uno è in gravi condizioni. Stando all’agenzia Ria-Novosti, gli agenti del Fsb avrebbero già stabilito il nome di un presunto organizzatore, un capo guerrigliero definito “di alto livello”. Alcuni mass media – in particolare l’agenzia on line News.ru – hanno identificato il terrorista come Amir Abdullah, leader dei guerriglieri in Kabardino-Balkaria.