Manovra, ecco gli emendamenti dei deputati eletti all’estero del Pd

“Abbiamo presentato i nostri emendamenti alla manovra economica appena approdata alla Camera dopo il
voto di fiducia al Senato. Si tratta, come a tutti noto, della più radicale operazione di riduzione della spessa pubblica negli ultimi decenni, di cui non discutiamo l’esigenza, ma la scelta dei tagli lineari e indifferenziati, la mancanza di selettività e l’iniquità dei carichi sociali”. Dura la posizione dei deputati del Pd eletti nella circoscrizione estero Gino Bucchino, Gianni Farina, Marco Fedi, Laura Garavini, Franco Narducci, Fabio
Porta, nei confronti della manovra attualmente in discussione in commissione Bilancio alla Camera e che
dovrebbe passare in aula prima della pausa estiva.

“I punti sui quali abbiamo richiesto di non operare tagli – affermano i parlamentari del Pd eletti nella circoscrizione estero – sono quelli di maggiore sensibilità per le nostre comunità: l’assistenza diretta, gli interventi per la scuola e la cultura, i fondi per l’informazione, le detrazioni per carichi di famiglia, la sanatoria degli indebiti pensionistici per i residenti all’estero, l’esclusione dall’espropriazione forzata per il recupero degli indebiti pensionistici, l’esenzione dall’innalzamento dell’età pensionabile, la rete diplomaticoconsolare, l’accelerazione del consolato digitale. Sappiamo che nella ferrea blindatura della manovra che il governo sta facendo sarà difficile aprire varchi e piegare la resistenza a discutere di cose come queste. Eppure proprio queste cose, prima ancora di essere provvedimenti che toccano gli interessi degli italiani all’estero, sono punti di sostegno utili per la proiezione dell’Italia nel mondo, quanto mai necessaria di fronte alle difficoltà che investono l’economia del nostro Paese.

Sappiamo anche, però, che gli elettori all’estero – continuano i deputati – ci hanno dato mandato di essere per loro un soggetto attivo di tutela e di proposta e che quindi è nostro preciso dovere offrire sempre e fino in fondo le occasioni per riflettere e fare meglio prima di tutto sulle politiche migratorie. Semmai siamo rammaricati che nella maggior parte dei casi queste battaglie in Parlamento le dobbiamo fare da soli perché quasi sempre gli eletti della Circoscrizione Estero collocati nella maggioranza si allineano a logiche di schieramento e di appartenenza partitica. C’è un’altra ragione, poi, che ci induce a tenere costantemente
aperti questi discorsi, al di là del poco ascolto che ricevono dal Governo.

I rappresentanti degli italiani all’estero, eletti nei Comites e nel Cgie, hanno da tempo lanciato una campagna di resistenza
che di recente si è concretizzata nelle manifestazioni popolari di Francoforte, Buenos Aires e Vancouver. Ebbene, anche in una situazione di grave difficoltà come questa, ci è sembrato giusto riprendere le loro proposte e farle vivere a livello parlamentare per dire che siamo stati con loro e lo saremo fino in fondo.
Siamo con loro non per spirito di propaganda, di cui non c’è veramente bisogno in questo momento, ma per condivisione dei problemi e per solidarietà con le nostre comunità – concludono i parlamentari del Pd – alle quali continuiamo ad appartenere”.

La deputatta Laura Garavini, in particolare, ha commentato la decisione del governo Berlusconi “di tagliare linearmente del dieci per cento le risorse stanziate sulle missioni di ciascun
ministero”, decisione che, secondo la deputata, “è frutto di un’insensata logica attenta soltanto a considerazioni ragionieristiche e sorda alle esigenze ed emergenze presenti tra le comunità italiane nel mondo”. “Ai connazionali all’estero, già penalizzati dai drastici tagli degli anni precedenti, il governo sembra
voler dire ‘rien ne va plus, non aspettatevi più nulla’.

Come interpretare altrimenti – si chiede la Garavini – il secco ‘no’ della maggioranza ai tentativi del nostro gruppo di recuperare risorse vitali per i nostri connazionali nei settori della promozione della lingua e della cultura italiane nel mondo e nel campo dell’assistenza ai connazionali bisognosi?”. “Come deputati Pd eletti all’estero abbiamo presentato una serie di emendamenti tesi a scongiurare i tagli più pesanti della manovra finanziaria – spiega la parlamentare
– Chi vuole promuovere la proiezione dell’Italia nel mondo non può allo stesso tempo esimersi dal tutelare
i diritti degli italiani che vivono oltreconfine”.

“Il sistema diplomatico-consolare, in particolare, richiede un intervento importante. Oltre a sondare tutti gli scenari utili per salvaguardare le sedi sul territorio – dice la Garavini a illustrazione dell’emendamento di cui è prima firmataria – è necessario che il governo preveda
adeguate risorse per garantire il funzionamento del consolato digitale che sempre di più affiancherà i
tradizionali servizi offerti alle nostre comunità nel mondo. Per i connazionali all’estero diventa sempre più necessario poter accedere a tutta una serie di servizi a distanza, dal proprio computer di casa. Ma per migliorare l’efficienza, la qualità e la velocità dei servizi offerti tramite internet, bisogna che il governo investa
risorse nel rinnovamento tecnologico”.

E sempre in tema di italiani nel mondo è stata convocata per il prossimo 27 luglio dall’Ufficio Italiani nel mondo del Partito democratico, la prima riunione della costituenda Consulta per gli italiani nel mondo. La consulta raccoglie persone che operano in Italia a livello istituzionale,
associativo, imprenditoriale, di informazione, di sindacato, di patronato e culturale in genere e che, comunque, hanno acquisito una conoscenza diretta delle problematiche riguardanti gli italiani all’estero o che con questo mondo si sono, a vario titoli, incrociate.

La riunione costitutiva si svolgerà martedì prossimo alle 10, nella sala delle conferenze della direzione nazionale del Pd a Roma. Nel corso dell’incontro sarà
avviata anche una prima riflessione sull’evento del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia in rapporto all’azione del partito e alle nostre comunità nel mondo.