Berlusconi: “Uniti contro le calunnie”

“Come mi ero impegnato a fare, ho ripreso in mano la situazione e sto lavorando con il consueto impegno”. È Silvio Berlusconi ad affermarlo in un messaggio affidato al web. Il leader presenta un depliant che riassume due anni di governo, “il primo di una serie di materiali di comunicazione – anticipa – che
distribuiremo ai parlamentari e a Gubbio, ad Atreju, alla Summer school di Magna Carta, nelle Feste
della Libertà, ai banchetti dei Promotori della Libertà, ovunque sia possibile”.

Motivo? “Conoscere e
divulgare le tante realizzazioni del nostro ‘Governo del fare’ è la migliore risposta contro le calunnie e le
campagne mediatiche. I nostri avversari sono maestri nelle chiacchiere e nelle falsità”. Berlusconi rivendica
che “la forza del nostro stare insieme è nella moralità del fare. Proprio per questo loro cercano di toglierci
questo primato, coprendo con un mare di fango e di calunnie il nostro movimento e il nostro governo”.


“Non riusciranno nel loro intento – esorta – se noi saremo uniti, se il Popolo della Libertà sarà coeso attorno al
proprio governo, consapevole dei grandi risultati finora ottenuti, quei risultati che loro puntano a far
dimenticare. Da qui nasce questa ‘Operazione memoria’ che prende le mosse oggi, in anteprima, con te e
con tutte le altre persone presenti in Forzasilvio.it e che continuerà in settembre con le Feste delle libertà e
con tutte le altre iniziative di formazione e di incontro previste”.

Pierluigi Bersani ha respinto al mittente le critiche di Berlusconi sull’opposizione che fa ‘solo chiacchiere’: “Sono sue le chiacchiere, sono anni che
fa chiacchiere”, ha detto il segretario del Pd. “Meno tasse per tutti è una chiacchiera o no?”, ha insistito
Bersani: “È una propaganda di bassissimo profilo”. Nel frattempo non si attenua la tensione nel Pdl con gli ex
An. È Fabrizio Cicchitto ad alludere anche alle parole di Fini a Palermo criticando “una dose notevole di ipocrisia e di strumentalizzazione dietro la riscoperta della cosiddetta questione morale che viene fatta da
una parte della sinistra e da un settore della destra”.

“Se si mette in questione il garantismo e si cavalcano forme antiche e nuove di uso politico della giustizia – avverte – si mette in questione un elemento fondamentale della costituzione del Pdl. Garantismo e rispetto della legalità sono le due facce della stessa
medaglia, ma il giustizialismo di ritorno, emerso anche in alcuni aspetti assai discutibili della manifestazione
di Palermo non ha nulla a che fare con noi. Tantomeno, poi, come purtroppo sta avvenendo
anche da parte di altri settori politici, un intreccio fra moralismo e nuovismo fatto in funzione di futuri
organigrammi”.