Il Tribunale de L’Aja dice sì al Kosovo indipendente

La proclamazione di indipendenza del Kosovo non è un atto contrario al diritto internazionale. Lo afferma la Corte di Giustizia dell’Aja nel parere consultivo pronunciato ieri. La Corte era stata chiamata dall’Assemblea
generale dell’Onu a decidere se la dichiarazione di indipendenza pronunciata il 17 febbraio del 2008 fosse
“in armonia” con il diritto internazionale.

Il pronunciamento dell’Aja è destinato ad avere profonde implicazioni sia sul piano del rapporto tra i movimenti separatisti diffusi nel mondo e i governi dei rispettivi Paesi sia sul negoziato di ingresso nell’Ue di Belgrado e di Pristina. “Nessuna legge internazionale proibiva
al Kosovo di dichiarare l’indipendenza”, ha affermato la Corte, presieduta da Hisashi Owada, in un passaggio del dispositivo.

La richiesta formulata dall’Onu era basata su una risoluzione presentata ad agosto del 2008 dalla Serbia con l’obiettivo di fermare il processo di riconoscimento internazionale del Kosovo e di impedire l’ingresso di Pristina nelle istituzioni internazionali. La reazione di Belgrado è identica a quella di due
anni e mezzo fa. Il ministro degli Esteri, Vuk Jeremic, lo stesso che inoltrò la richiesta alla Corte, ha affermato che la Serbia “non riconoscerà mai, in nessun caso” la dichiarazione d’indipendenza.

Jeremic
ha invitato i serbi alla calma: “Davanti a noi vi sono giorni difficili. È cruciale mantenere la pace e stabilizzare l’intero territorio della provincia (Kosovo, ndr.). È importante che i nostri cittadini non reagiscano a provocazioni”.

Il generale tedesco Markus Bentler, comandante della Kfor, la forza Nato di 10mila
uomini che vigila sul Kosovo, prima del pronunciamento aveva affermato che i suoi uomini sono pronti a fronteggiare eventuali violenze innescate dalla sentenza. Pristina si è detta disponibile a trattare con Belgrado ma da “Stato sovrano”.

“Mi aspetto”, ha detto il ministro degli Esteri, Skender Hyseni, dopo il pronunciamento della Corte Internazionale di Giustizia, “che la Serbia cambi atteggiamento e si rivolga a noi per affrontare numerosi temi di reciproco interesse e importanza. Ma trattative del genere possono avvenire solo tra Stati sovrani”. I grandi protettori di Pristina sulla scena politica internazionale sono soddisfatti. “La Corte ha affermato con forza che la dichiarazione di indipendenza è legale”, ha sottolineato il portavoce
del Dipartimento di Stato americano Philip Crowley.

Washington ha sollecitato i Paesi europei a mostrarsi
“uniti” nel sostegno alla decisione dell’Aja. Alla vigilia del pronunciamento dell’Aja il vicepresidente americano,
Joe Biden, aveva riaffermato ad Hashim Thaci, primo ministro kosovaro, il “pieno sostegmo degli Stati Uniti a
un Kosovo indipendente, democratico emultietnico, in un contesto europeo ed euroatlantico”.