Venezuela rompe rapporti diplomatici con Colombia

P>CARACAS – Dopo la l’intervento dell’Ambasciatore della Colombia presso la Osa, Luis Alfonso Hoyo, il presidente Chávez ha reso noto la decisione di rompere definitivamente i rapporti diplomatici con Colombia.


Luis Alfonso Hoyo, durante il suo duro intervento, ha accusato il Venezuela di complicità con le Farc. Ed ha mostrato alcuni «video» e foto che rivelano la presunta presenza di comandanti delle Farc in campamenti guerriglieri – ben 87 stando a quanto affermato dall’ambasciatore Hoyo – in territorio venezolano.


L’ambasciatore Hoyo ha chiesto al Venezuela di permettere ad una commissione della Osa di visitare i luoghi che, stando alle presunte prove mostrate, sarebbero oggi impiegati dalle Farc per i loro «campamenti di riposo» Chavez ha chiamato «mafioso» il presidente Uribe e lo ha accusato di aver inventato le prove mostrate alla Osa.

“Non ci resta altro che rompere totalmente le relazioni diplomatiche con la Colombia”. Così ha affermato il presidente Hugo Chávez dopo la sessione straordinaria dell’OEA di ieri durante la quale l’ambasciatore colombiano Luis Alfonso Hoyos ha mostrato le presunte prove della presenza di guerriglieri e paramilitari in suolo venezolano. Il diplomatico ha anche proposto la costituzione di una commissione internazionale che entro trenta giorni accerti l’esistenza di gruppi armati nel territorio, rifiutata dalla controparte.

Secondo l’ambasciatore venezolano all’OEA, Roy Chaderton Matos, le prove presentate dall’omologo colombiano sono “senza fondamento”, “confuse e imprecise”. “Non ci sono evidenze, non ci sono prove – ha affermato – sono fotografie scattate non si sa dove e molte sono discutibili”. Della stessa idea la presidente dell’AN, Cilia Flores, secondo cui le foto e i video presentati, in cui solo si vedono guerriglieri, “dimostrano soltanto un problema interno della Colombia”.


Matos ha poi sottolineato che molte delle zone indicate dal governo colombiano sono già state ispezionate da funzionari venezolani che hanno dimostrato come questi siti non siano mai stati utilizzati come campamenti da forze straniere. Si tratterebbe, secondo il diplomatico, di “fantasias garciamarquianas” che quando arrivano alla politica e alle relazioni bilaterali “creano un danno tremendo”, “falsi positivi che rientrano in un progetto di invasione militare del Venezuela”.


Secondo il vicepresidente dell’AN, Dario Vivas, la condotta del governo colombiano dimostra uno “spirito bellicista”, mentre “il presidente Chávez ha sempre dimostrato la sua vocazione pacifista, con l’accettazione in suolo venezolano di milioni di colombiani sfollati a causa della guerra. Più di 4 milioni di colombiani vivono in pace in Venezuela e non pensano di tornare nel loro Paese”.