In settimana l’Ok, verso la fiducia

ROMA – Ultime battute per la manovra, il decreto legge varato a fine maggio, in concomitanza con analoghi provvedimenti presi negli altri Paesi europei, per mettere in sicurezza i conti pubblici del Paese contro possibili attacchi speculativi e turbolenze finanziarie. Lunedì il decreto legge, che scade a fine mese, sbarcherà per l’ultimo passaggio parlamentare nell’Aula della Camera. E’ prevista una discussione sul provvedimento e già domani dovrebbe essere chiesta la fiducia.


Scontata dunque la blindatura del testo, come annunciato dallo stesso governo nei giorni scorsi e ribadito dal ministro della P.A., Renato Brunetta, parlando dei tagli alle Regioni.
– Inutile protestare – ha detto -: i tagli resteranno.


Mercoledì potrebbe essere votata la fiducia mentre l’ok finale alla manovra da 24,9 miliardi di euro potrebbe arrivare giovedì. E’ verosimile infatti che, chiusi tutti gli spazi per ulteriori modifiche rispetto al testo licenziato dal Senato, l’opposizione punti alla presentazione di ordini del giorno per i temi che erano oggetto di emendamenti, dalle quote latte all’editoria. Intanto per i sindacati della Farnesina hanno confermato la loro protesta contro i tagli decisi con la manovra. Il Sindmae, la principale sigla sindacale dei dipendenti del ministero degli Esteri, ha confermato lo sciopero di oggi, ricordando che sia la Farnesina che le 325 sedi italiane operative all’estero, tra Ambasciate, Consolati, Rappresentanze permanenti ed Istituti Italiani di Cultura, ridurranno la loro operatività ai servizi minimi essenziali.