Fassino: “I tagli alla diplomazia? Così si disprezza il nostro Paese”

“Svilire la nostra diplomazia non è solo offensivo verso le persone. E’ anche disprezzare un patrimonio del Paese”. Così, in una intervista all’Unità, Piero Fassino, presidente del forum esteri del Partito democratico, commenta i tagli previsti dalla manovra finanziaria al comparto diplomatico alla vigilia, lunedì, dello sciopero delle feluche.

Fassino appoggia il timore espresso da diplomatici e rappresentanze sindacali di uno
smantellamento della Farnesina: con questi tagli, sottolinea, “Tremonti uccide anche la Farnesina”, “l’anno scorso ci fu un taglio consistente, che per alcune ambasciate anche importanti arrivò fino al 50% delle risorse. Quest’anno un altro taglio. Stiamo diventando, fra i Paesi del G8 e dell’Unione Europea, quello
che spende di meno per la propria politica estera.

E questo avviene proprio quando, invece, la dimensione internazionale entra sempre più nella vita di ogni singolo Paese. In alcuni settori il taglio mette in ginocchio l’amministrazione del Mae, come nel caso della Cooperazione allo sviluppo, dove siamo sotto lo 0,15%
del Pil, il più basso indice tra tutti i Paesi Ocse: ormai ci limitiamo a gestire un ridotto numero di progetti decisi nel passato”.

Inoltre l’esponente Pd evidenzia “i tagli alla Difesa, una parte dei quali incide
anche sulla politica estera, al punto che le missioni internazionali di pace vengono finanziate ricorrendo al gioco del lotto… Credo che una cosa simile non avvenga in nessun altro Paese”.