La Chiesa chiede l’indulto per gli ex militari della dittatura

SANTIAGO – In occasione del bicentenario dell’indipendenza del Cile, la Chiesa cattolica nazionale ha recapitato al presidente Pinera una proposta in cui chiede che si conceda l’indulto a determinate categorie di persone che si trovano in carcere ma che non hanno commesso delitti di sangue e che non rappresentano un pericolo per la società.


La Conferenza Episcopale sollecita così le autorità competenti, attraverso questo testo, a valutare, caso per caso, anche gli episodi che hanno visto come protagonisti gli ex militari del regime condannati.
Auspicando la clemenza generale, la Chiesa ha invitato a riflettere sui singoli casi giudicando l’eventuale grado di responsabilità e pentimento riscontrati negli appartenenti all’esercito del regime.


Le reazioni dei familiari delle vittime non si sono fatte attendere: gruppi organizzati che si battono contro la violazione dei diritti umani hanno manifestato di fronte a La Moneda, la residenza presidenziale, per chiedere che gli ex militari non vengano inclusi nella categoria coperta dall’indulto.


Le famiglie dei desaparecidos lamentano di non essere state ascoltate dai rappresentanti cattolici a cui avevano chiesto un incontro e sono preoccupate dal fatto che l’attuale governo di destra, in questo modo, si renda responsabile di un atto volto a concedere l’impunità a coloro che, schierati sullo stesso fronte politico, hanno commesso violazioni e reati gravi durante la dittatura. L’opposizione parlamentare ha dichiarato che si opporrà a questo provvedimento mentre la destra e la classe militare hanno dimostrato di aver apprezzato il gesto.