Maicon e Balotelli le spine dell’Inter

Maicon vuole il Real Madrid, anzi no, resta all’Inter. E’ sempre più avvolto nel mistero il futuro del miglior
terzino destro del mondo. L’interesse delle Merengues è concreto e reale, così come la stima di Josè Mourinho, il tecnico con cui Maicon l’anno scorso ha vinto tutto e che da un paio di mesi si è accasato proprio
al Real Madrid.

Dopo una serie di batti e ribatti, conferme e smentite, in una intervista a Radio Globo,
un’emittente brasiliana, il fluidificante di fascia esce allo scoperto: “Voglio andare al Real Madrid. Per me si
avvererebbe un sogno, ho già avuto Mourinho come allenatore e l’idea di lavorare ancora con lui mi piace”.
Certo, la trattativa non è delle più semplici, quando a muoversi sono giocatori di questo livello, inevitabilmente, ballano diversi milioni di euro, ma il carioca si dimostra fiducioso: “Dell’affare si sta occupando il mio agente, con cui ho parlato prima del mondiale”.

Subito dopo, però, il sogno non tanto più proibito di Mourinho ha anche parole dolci per il suo attuale club, l’Inter: “Lì sono molto felice, perché grazie ai nerazzurri ho un nome nel calcio, se andrò via lo farò a testa alta”. Il destino, quindi, è lontano da Milano? Non per Antonio Caliendo, il procuratore del calciatore. Intervenendo a Sky Sport 24, l’agente frena
qualsiasi discorso relativo ad un trasferimento del suo assistito: “Oggi scadrebbe l’ultimatum del Real
Madrid? Assistiamo a queste cose, ma non ci fanno né caldo né freddo, anche perché se questi ultimatum
sono veri e il calciatore non viene nemmeno interpellato mi sembra che sia una mancanza di rispetto verso
di lui”.

Per Caliendo, in ogni caso, il Real Madrid non è l’unica società interessata: “Anche se non
dovesse esserci più il Real, le offerte non mancano di sicuro: infatti c’è anche il Manchester City. Ma quando
sento parlare di ultimatum senza avere il consenso del calciatore, dico che per quanto mi riguarda, Maicon
rimarrà all’Inter”. Per la permanenza all’Inter, quindi, non ci dovrebbero essere problemi? “Stando così le
cose sì, a meno che non succedanocose eclatanti. Innanzitutto, devono scusarsi con il giocatore, perché
prima di mettere sul mercato un campione come lui, dopo quello che ha dato all’Inter e che rappresenta
per l’Inter, penso debba essere trattato con un certo riguardo. E poi, soprattutto il presidente, dovrebbe trovare almeno un minuto da dedicare al giocatore”.

Da uno che rimane ad un altro che, molto probabilmente, cambierà aria. La trattativa tra Inter e Manchester City per Mario Balotelli, infatti,
prosegue, come sottolineato dal patron nerazzurro, Massimo Moratti: “Tra Inter e Manchester City c’è un dialogo che non credo sia così duro. Si tratta soltanto di trovare una misura che sia interessante per noi e giusta per loro. Poi, ognuno fa la sua parte e Mancini dice così, giustamente, a difesa degli interessi della sua
società (il riferimento è alle dichiarazioni del tecnico che, nei giorni scorsi, aveva affermato che quando si
muove il City i prezzi lievitano. ndr.). Stiamo vedendo quelle che possono essere le offerte che ci vengono proposte, quale possa essere lo stesso l’atteggiamento del giocatore, perché anche di quello terremo conto. Stiamo aspettando, vedendo, trattando, ma senza nessuna decisione definitiva da parte mia”.

Tradotto: l’affare si concluderà, bisogna solo trovare l’accordo economico. I nerazzurri, non a caso, hanno già iniziato a
sondare il mercato, con l’obbiettivo di individuare il sostituto del giovane attaccante. Rafa Benitez vorrebbe
Kuyt, giocatore duttile, in grado di giocare sia esterno che centrale, che lo spagnolo ha avuto alle proprie
dipendenze ai tempi del Liverpool, ma anche Diego Forlan rappresenta una valida alternativa. Più staccato,
invece, Giuseppe Rossi. In entrata, invece, il sogno è sempre Javier Mascherano.

La trattativa con il Liverpool è in fase di stallo, i Reds vorrebbero almeno trenta milioni di euro, cifra ritenuta troppo alta dall’Inter, ma sia l’argentino che Benitez spingono affinché l’affare si concluda. I nerazzurri sperano che gli ottimi rapporti con Roy Hodgson possano sbloccare l’operazione. I prossimi giorni, quindi, saranno decisivi.