Kabul, gli Usa non cambiano

La strategia Usa nella lotta al terrorismo e nelle relazioni con il Pakistan non cambia dopo l’esplosione della “bomba” Wikileaks. Lo ha precisato il capo di Stato maggiore Mike Mullen: non ci saranno conseguenze sulle relazioni con Islamabad, dopo che in parte dei 92mila resoconti di intelligence sulla guerra in Afghanistan svelati dal sito internet sono emersi elementi di collaborazione tra i servizi segreti pakistani (Isi) e i talebani.

Mullen si è detto “inorridito” per il contenuto dei dossier, ma ha sottolineato che le informazioni sulle attività del Pakistan e altri dettagli erano stati presi in considerazione nella revisione della strategia di guerra
dello scorso anno. L’ammiraglio ha detto di aver visto “passi molto positivi” da parte del Pakistan negli ultimi
tempi, ma ha ammesso che Washington resta preoccupata per l’attività dell’intelligence di Islamabad. Il governo afghano, che da sempre accusa il vicino pakistano di sostenere il terrorismo, ha criticato l’approccio occidentale nei confronti di Islamabad, definendolo “sconclusionato”.

“L’Afghanistan ha sempre sottolineato
che il terrorismo deve essere combattuto dei luoghi di origine”, ha commentato una nota del Consiglio per la
sicurezza nazionale. “Una politica contraddittoria e poco chiara verso quelle forze che usano il terrorismo
per distruggere e interferire nella politica altrui ha avuto conseguenze disastrose”, ha aggiunto la nota, in cui
appare un chiaro riferimento al Pakistan. L’invito finale del Consiglio, che non nasconde una vena polemica, è
“imparare ora dalle verità amare che conosciamo”.

Dalla maggiore fuga di notizie della storia militare americana emerge anche il sostegno del governo iraniano ai fondamentalisti, che Mahmoud Ahmadinejad ha categoricamente negato in una intervista alla Cbs. “Non supportiamo nessun gruppo. Noi sosteniamo soltanto il popolo afgano. Supportiamo e vogliamo maggior sicurezza in Afghanistan e pensiamo che il popolo afgano debba governare il proprio paese”, ha detto il presidente iraniano. Secondo Ahmadinejad, piuttosto “sono circa 20 anni che gli americani interferiscono direttamente in Afghanistan”.