Chiellini: “Siamo distanti dall’Inter”

“Non ho mai pensato di andare via e appena ho parlato con la società ho avuto le conferme che cercavo”. Il difensore della Juve Giorgio Chiellini mette subito in chiaro la situazione relativaal suo futuro nell’ultima
conferenza al ritiro di Varese prima della partenza in vista della prima sfida di Europa League.

“Non mi
sono mai sentito in vendita ma fino a quando non ci si confronta avere qualche dubbio è normale – continua
– se due persone vogliono la stessa cosa prima o poi un accordo si trova. Se arrivasse offerta irrinunciabile? Con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Io sono legato alla Juve come squadra, come città, tifoseria; qui sono diventato uomo, sono arrivato a 20 anni e il legame è molto forte. Credo di rimanerci ancora per molti anni, ma non posso promettere niente perché dipende anche dalla società. Se mi piace Mourinho?
Queste sono domande del cavolo. Lo sono anche Capello, Guardiola, Mancini e lo stesso Del Neri. Non
ci sono allenatori scarsi che guidano grandi squadre”.

Chiellini spiega come ha ritrovato la Juve che sta
nascendo. “È da una settimana che lavoriamo bene e i presupposti per una buona stagione ci sono
tutti. Dobbiamo ripartire da zero ed è normale dopo un’annata brutta come quella dello scorso anno. I
nuovi? Il primo approccio a livello umano è stato positivo con tutti, ci conosceremo meglio con il passare
del tempo”.

Chiellini esprime con estrema sincerità il suo parere sulla nuova stagione per non
creare troppe aspettative. “Realisticamente dopo lo scorso anno diventa difficile pensare di poter vincere
subito perché la distanza dall’Inter è ancora grande – continua il difensore – anche i tifosi devono capire
che sarà un anno di ricostruzione, ci saranno momenti in cui soffriremo. Per tornare a vincere subito
serve un certo tipo di mercato e dire oggi che siamo alla pari con l’Inter sarebbe illudere i tifosi. L’obiettivo
è la qualificazione in Champions League, perché dà fastidio non disputarla. Piano piano stiamo imparando
quello che vuole il mister, ma manca ancora tantissimo ed è stato lui il primo a dircelo. È finito un
ciclo per tanti motivi, dirigenziale, ma anche per altro. Quando si rinnova tanto è normale che ci
voglia un po’. All’inizio dell’anno scorso eravamo sicuri di poter lottare per vincere qualcosa ma purtroppo non è stato così. Ora è giusto farsi un esame di coscienza, capire dove si è sbagliato e migliorarci. Si
sta cercando di creare un progetto vincente. Il mister sta portando le sue idee. Ho letto anche le prime
interviste quando diceva che almeno all’inizio voleva attuare quello in cui crede: noi stiamo cercando
di fare quello che vuole lui. La compattezza è quella che ci è mancata lo scorso anno, mentre nelle stagioni
precedenti era stato il nostro più grande pregio”.

Chiellini si sofferma anche sul ruolo di Diego che per il
nuovo tecnico è una seconda punta. “Credo che a questi livelli un giocatore non può cambiare la squadra,
ma è la squadra che cambia le prestazioni di un giocatore. Se la squadra gira, i giocatori davanti se
ne avvantaggiano. Felipe Melo? È tranquillo, si sta allenando a parte e con il tempo dimenticherà la
delusione”. “Come stanno i possibili partenti? Se ne parla poco dentro lo spogliatoio, voci ce ne sono
tante, a parte Buffon e Del Piero si è parlato un pò di tutti. In tutti i compagni ho visto solo voglia di
riscatto, l’impegno è massimo”.

Intanto c’è da affrontare il primo importante impegno giovedì in Irlanda
contro lo Shamrock Rovers: “Sottovalutarlo porterebbe a rischi cui non voglio neppure pensare. Sono pronto?
Sì, io non sto fermo neppure in vacanza e sono pronto per affrontare una partita. Difesa da completare?
Per il momento va bene così, manca un quarto centrale e la società lo sta cercando”.