La spinta di Zambrotta: “Felice di essere rimasto”

Dopo Ronaldinho, un’altra conferma per il Milan targato 2010-2011. Gianluca Zambrotta ha affermato di
“aver firmato per un altro anno e di aver sposato la linea della società in questo periodo di crisi sia nel calcio
che in generale. Sono contento di restare ancora ad alti livelli”. Il giocatore ha spiegato che “restare al
Milan è giocare a grandi livelli, far parte di una grande famiglia come questa e poi dare una mano in un
momento particolare”.

In merito alla sconfitta rimediata contro il Varese Zambrotta non è parso preoccupato: “Anche lo scorso anno era così e poi abbiamo fatto bene e siamo stati in lotta per lo scudetto. Le prime partite lasciano il tempo che trovano e non è proprio il caso di allarmarsi”.

“Sono in ritiro da poco tempo – ha detto Zambrotta parlando poi del nuovo tecnico – credo che nel giro di pochi giorni avrò modo di conoscerlo meglio. È un allenatore capace, giovane, che ha tanta voglia di dare e farà bene”. Zambrotta si è poi soffermato su Ronaldinho. “Si sta allenando bene, lo vedo contento con la voglia di ricominciare alla grande – ha detto -. I suoi fatti personali non li conosco, l’importante che ci faccia vincere le partite. il ruolo? Conoscendolo dai tempi di Barcellona ha sempre giocato largo a sinistra, ha fatto bene, ma ha le qualità per giocare anche da trequartista, dipende dal modulo che il mister vorrà adottare”. Per lo scudetto, la favorita resta ancora una volta l’Inter.

“Credo che l’Inter sia ancora la squadra da battere, la più forte che c’è in giro – ha spiegato Zambrotta – poi ci siamo noi insieme a Juve e Roma. Credo che sulla carta la griglia di partenza è questa, poi sul campo possono cambiare le cose. Rinforzi per il Milan? Non è il mio compito fare il direttore sportivo. Credo che il Milan sia già competitivo per lottare su tre fronti, non credo ci sia bisogno di un innesto particolare”.

Infine, Zambrotta ha voluto dare una risposta alle critiche che negli ultimi tempi hanno colpito i giocatori meno giovani. “Non siamo più di moda? Se vado a vedere l’ultimo mondiale, anche se non abbiamo fatto una bella figura, io stavo bene e a 33 anni credo di aver dimostrato di essere in grado di poter far parte di una grande squadra – ha detto -. Credo che anche gli altri della mia età stanno bene fisicamente e hanno voglia di dare ancora tanto”.