Berlusconi: “Riprendiamo in mano la ricostruzione”

ROMA – Il governo riprende in mano la gestione della ricostruzione de L’Aquila dopo il terremoto. Così è stato annunciato dal premier Silvio Berlusconi, spiegando che “con il sottosegretario Letta abbiamo preso la decisione di riprendere nelle nostre mani la fase 2, quella della ricostruzione dopo l’emergenza” de L’Aquila.

Il Cavaliere, intervenendo alla conferenza degli ambasciatori, ha spiegato che “ci sono ancora 13 miliardi di euro da spendere per la ricostruzione”, una fase che “le istituzioni locali non hanno saputo gestire”.

In riferimento alle dichiarazioni del presidente del Consiglio il deputato aquilano del Pd Giovanni Lolli ha dichiarato:
“Il giorno dopo la visita dei parlamentari del Pd (Ieri, n.d.r.), che si sono messi a disposizione con spirito unitario e costruttivo per la risoluzione dei problemi del terremoto all’Aquila, Berlusconi impazzisce e, dopo sette mesi in cui si è totalmente disinteressato dei problemi della città, improvvisamente, in spregio di tutto ciò che stabiliscono le leggi e la Costituzione, vorrebbe imporre ‘l’occupazione’ da parte della Protezione civile”.

“Quello di cui c’è bisogno all’Aquila – aggiunge Lolli – è lo stesso che è stato fatto per le altre aree terremotate: norme certe, e finanziamenti certi, in cassa, ovviamente, non solo a chiacchiere. Tutto ciò si dovrebbe fare insieme, lasciando che le popolazioni e le loro rappresentanze istituzionali possano avere ruolo e protagonismo”.

Anche la presidente dell’assemblea del Pd Rosy Bindi ha detto la sua a riguardo:
“E’ francamente inaccettabile questo, grave , tentativo di delegittimazione delle istituzioni locali, da parte del presidente del Consiglio, sui ritardi nella ricostruzione post terremoto. Si è passati da un modello che non c’è ad un maldestro tentativo di occultare le proprie responsabilità”.

“Purtroppo – aggiunge – continua la violenza sugli aquilani che, di certo, non meritano tutto ciò. Ci chiediamo se i presidenti della regione e della provincia condividono questo annunzio di ‘commissariamento’ da parte della protezione civile o se intendono far valere, davvero, le ragioni dei cittadini chiedendo al governo il rispetto degli impegni assunti. E’ la prova che la visita dei parlamentari del Pd ha colto nel segno sulle mancanze del governo centrale. Il premier prenda in considerazione la nostra proposta. Quello di cui c’è bisogno è una legge speciale per la ricostruzione de L’Aquila con la previsione di una tassa di scopo che consenta alle istituzioni locali di avere le risorse necessarie per la ricostruzione”.