Manovra, c’è l’ok definitivo Quote latte, la Ue delusa

L’Aula della Camera ha definitivamente approvato la manovra economica. Il testo, su cui mercoledì il governo aveva incassato la fiducia, è passato a Montecitorio con 321 sì, 270 no e 4 astenuti. “C’è un clima di difficoltà economica che nasce da Oltreoceano e per sopperire all’esigenza della riduzione del debito si è fatta una manovra dolorosa in cui si chiedono sacrifici ai cittadini italiani”. Lo ha afferma il presidente del Senato, Renato Schifani, in occasione della cerimonia del ventaglio, augurandosi che “gli italiani abbiano bene a mente che l’esigenza primaria è la tenuta dei conti”.

All’Europa però pare non essere piaciuta
la norme sulle quote latte inserita nella manovra “La Commissione Europea è delusa di apprendere che l’Italia ha votato una misura che sembra essere contraria alle regole dell’Ue sul rimborso delle multe per il superamento delle quote latte. Ora esaminerà sotto il profilo giuridico il testo votato e non esiterà a
intraprendere l’azione necessaria contro l’Italia se la misura non è conforme alle regole Ue” è stata la prima reazione del commissario europeo all’agricoltura Dacian Ciolos dopo il voto definitivo al decreto legge.

La Commissione europea, in occasione del voto definitivo sul decreto legge, che include la proroga per il pagamento delle multe per le quote latte, ha inviato una lettera all’Italia in cui chiede con “urgenza” di essere
informata sulla disposizioni approvate.

E questo, per capire – precisa quella lettera – se le misure “sono in linea con la normativa europea e con gli impegni politici ripetuti presi dal governo italiano di imporre un’applicazione rigorosa ed effettiva del sistema delle quote latte in Italia”. In quella missiva Bruxelles mette
anche in guardia l’Italia sul fatto che, ogni modifica alle regole fissate nel 2003 sulla rateizzazione del pagamento delle multe per le quote latte, potrebbe violare le norme Ue sugli aiuti di Stato. È la prima volta, nella ventennale vicenda delle quote latte, che Bruxelles prospetta questa eventualità.