Di Pietro: «Nuova opposizione», Bersani: «No a predellini»

ROMA – Antonio Di Pietro lancia il sasso: nel centrosinistra basta alchimie con ipotesi legate a larghe intese o a governi tecnici, serve invece un tavolo dell’opposizione per ‘’mettere in campo al più presto idee, progetti e uomini che rappresentino l’alternativa al governo’’. Insomma, si ricostruisca una coalizione innovatrice e capace di vincere le sfide del cambiamento – scrive il leader dell’Idv in una lettera aperta indirizzata al segretario del Pd -, è necessario rimboccarsi le maniche consapevoli che ‘’più forte e unita’’ sarà l’opposizione e più rapido sarà il declino di questa maggioranza.


Ma se l’Idv chiede un incontro in tempi rapidi al Pd, entro la prossima settimana, mantiene però il punto sulla necessità di elezioni subito, così come il governatore della Puglia Niki Vendola, creando su questo tema una spaccatura con i democratici contrari a questa possibilità. Intanto, il leader dei democratici accoglie con molte riserve la proposta dell’Italia dei valori, bocciando l’ipotesi di un ‘predellino’ del centrosinistra, di un partito unico – spiega- da mettere in scena quasi a freddo, dopo che proprio tra i partiti dell’opposizione sono volati ‘’calci negli stinchi’’.


Piuttosto, concede Bersani, bisogna prima accorciare le distanze tra le forze di opposizione, un obiettivo che il leader del Pd ritiene sicuramente importante annunciando incontri sia con Di Pietro, sia con altri esponenti dell’opposizione.


L’idea di un tavolo attorno al quale l’opposizione possa elaborare una strategia comune piace al segretario del Psi Roccardo Nencini.
– Agosto non può essere un mese di ferie. Il tavolo si riunisca subito, noi siamo pronti – dice auspicando un ‘tavolo di garanzia istituzionale’ dove le opposizioni lavorino su un progetto alternativo. A sostegno delle posizioni di Pierluigi Bersani sul governo di transizione arriva il leader dell’Api Francesco Rutelli, per fare – spiega – la modifica della legge elettorale ed evitare che si sprechino altri anni di mancate riforme a causa di maggioranze e coalizioni disomogenee e incoerenti.


A chiedere elezioni subito è il leader di Sinstra e Libertà Nichi Vendola che va all’attacco di chi pensa che ‘’ci sia una destra buona con cui allearsi transitoriamente contro la destra cattiva e magari immaginare che la destra buona possa avere le fattezze della tecnocrazia liberista’’. Idea che per il governatore pugliese è senza mezzi termini l’’’ennesima manifestazione di vocazione al suicidio’’. A Bersani che parla di un governo di transizione come di una scelta di responsabilità Vendola replica chiaro e tondo che ‘’un atto di responsabilità è andare al voto subito’’.