A Majano la 7° Convention annuale «I giovani e la friulanità negli anni 2000»

MAJANO – «Per l’esecutivo regionale, intenzionato a costruire un ponte con i corregionali all’estero, i giovani rappresentano la priorità assoluta: nell’epoca della globalizzazione bisogna ricostruire le relazioni come già avvenuto negli anni del post terremoto». Lo ha affermato nei giorni scorsi, l’assessore alla Cultura con delega ai Rapporti con i corregionali all’estero del Friuli Venezia Giulia, Roberto Molinaro, alla 7. Convention annuale «I Giovani e la friulanità negli anni 2000», svoltasi a Majano (Ud).


Nel suo intervento, Molinaro ha sottolineato come i corregionali nel mondo non siano ancora considerati a pieno come una risorsa: da qui la necessità del reciproco e continuativo scambio informativo ed ascolto delle richieste provenienti dai giovani.


Nel prosieguo, Molinaro ha richiamato l’esigenza di cambiare i rapporti tra le associazioni dei corregionali e ha ritenuto utile la riscoperta delle realtà degli emigranti nelle scuole regionali.


All’incontro è stata presentata la ricerca «I giovani e la friulanità negli anni 2000», condotta da Bruno Tellia, che ha preso in esame il rapporto che i giovani nel mondo hanno con la propria identità, lingua e terra dei propri avi.


– Se esiste il problema del ricambio generazionale nelle associazioni – ha spiegato il presidente dell’Ente Friuli nel Mondo, Pietro Pittaro -, è vero anche che i giovani della terza generazione sono molto interessati al Friuli in termini pragmatici: nei Fogolars non vengono come i loro padri e nonni per fare una partita a carte, ma con il computer portatile per fare business ed intrecciare rapporti industriali e culturali.