Strage di Bologna, la ferita è aperta

Sulla strage di Bologna del 2 agosto 1980 i magistrati e tutte le istituzioni devono “contribuire con ogni ulteriore possibile sforzo a colmare persistenti lacune e ambiguità sulle trame e le complicità sottese a quel terribile episodio”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel messaggio inviato al presidente dell’Associazione tra i familiari delle vittime della strage alla stazione di Bologna, Paolo Bolognesi.

A Bologna, infatti, si è celebrato il trentesimo anniversario della strage. “Sono decorsi trenta anni da quel terribile 2 agosto 1980 – ha scritto Napolitano -, quando il devastante attentato alla stazione centrale di Bologna provocò ottantacinque morti e oltre duecento feriti. A essi e ai loro famigliari va il mio pensiero commosso e partecipe. La vita di inermi cittadini fu quel giorno spezzata dalla violenza di ciechi disegni terroristici ed eversivi. La definizione delle loro matrici così come la individuazione dei loro ispiratori
hanno dato luogo a una tormentata vicenda di investigazioni e processi non ancora esaurita”

. “La delusione dei familiari delle vittime è grande”, la misura è nella “mancata doverosa attenzione, nei confronti
delle vittime, dei Governi che si sono succeduti da 2004” e “l’assenza del Governo, oggi, ne è la conferma”.
Lo ha detto nel suo discorso pronunciato dal palco il Presidente dell’Associazione Vittime 2 Agosto
Paolo Bolognesi.

“Accertare la verità dei fatti e individuare i responsabili di quel drammatico e atroce attentato deve continuare ad essere una priorità, perché non soltanto i familiare delle vittime, ma la nazione
tutta ha il diritto di sapere le ragioni di un gesto così efferato, affinché fatti così gravi non abbiano più a
ripetersi”, ha affermato nel suo messaggio il presidente del Senato Renato Schifani.

“Ritengo che il ricordo di quella tremenda giornata, vivido nelle nostre menti e nei nostri cuori, debba contribuire a riaffermare i valori di libertà e di legalità che sono alla base della nostra democrazia, contro ogni forma di fanatismo politico, di odio ideologico e di violenza terroristica”.È quanto ha sostenuto nel suo messaggio il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini. “Non è giustificabile, credo che abbia fatto molto male, è una cosa triste”: così il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ha commentato la decisione del governo di non inviare un ministro per la commemorazione dei 30 anni dalla strage di Bologna e di essere rappresentato dal prefetto.

Il leader del Pd si è unito al corteo che da via Indipendenza che ha poi raggiunto la piazza della stazione ferroviaria di Bologna.