E’ Michele Vietti il nuovo vicepresidente del Csm

Michele Vietti è il nuovo vicepresidente del Csm. L’ex presidente vicario dell’Udc alla Camera nonché sottosegretario alla Giustizia nel secondo governo Berlusconi, è stato votato da 24 consiglieri su 26, con due schede bianche. Come da prassi, non ha votato il presidente della Repubblica, che ha presieduto la seduta del nuovo plenum.

Dopo aver espresso “vivo compiacimento” per l’elezione di Vietti, Giorgio Napolitano non ha mancato di sottolineare “il significato e il valore dell’esito di questa votazione”, augurandosi che il nuovo Consigliosuperiore della magistratura sappia “affrontare con obiettività e concretezza anche le questioni più complesse che di volta in volta gli saranno sottoposte, così da pervenire a soluzioni adeguate attraverso un confronto sereno non inficiato da rigide contrapposizioni”.

Il presidente Napolitano ha assicurato la sua “piena disponibilità a seguire con scrupolosa attenzione l’attività del Consiglio, anche attraverso richiami e sollecitazioni quando ciò si rendesse necessario”, ma ha voluto soprattutto rivolgere alcune raccomandazionial nuovo plenum, prima fra tutte quella di costruire “il più stretto e leale rapporto di collaborazione con il ministro della Giustizia”.

Riguardo al funzionamento della “macchina”, ai 26
componenti del Consiglio Napolitano ha raccomandato anche “un conferimento degli incarichi tempestivo che
non si presti alle ricorrenti polemiche sul condizionamento di visioni correntizie” e “uno sguardo attento agli aspetti organizzativi della giustizia escludendo che si debba richiedere tutto a modifiche normative
o a nuove risorse finanziarie”. Come gli era già capitato di fare, poi, il presidente ha voluto sottolineare l’importanza della formazione per le nuove leve della magistratura, raccomandando “grande cura” nello svolgere questo compito perché i giovani magistrati “devono essere consapevoli, in ogni momento, dei difficili compiti loro assegnati, mettendosi in grado di svolgerli con autorevolezza, riservatezza ed umiltà”. Per Vietti quella a Palazzo dei Marescialli non sarà la prima volta, ha fatto parte del Consiglio infatti dal 1998 al 2001, come membro laico in quota centrodestra.

Una lunga storia politica la sua, cominciata negli anni Novanta con l’esperienza di consigliere comunale a Torino (dove si è laureato in giurisprudenza nel 1977). Diversi anche gli incarichi governativi ricoperti lungo il corso dei governi Berlusconi: sottosegretario alla Giustizia durante il mandato del ministro Castelli, è stato uno strenuo mediatore sul fronte della riforma dell’ordinamento giudiziario, cercando di arrivare a un testo condivisibile anche da parte dei giudici. Nel 2005, poi, ha ricoperto anche la carica di sottosegretario all’Economia.