Torna anche Rivera: “Cambierò il sistema”

“In Federcalcio avevano ruoli da riempire e hanno trovato me, Sacchi e Baggio disponibili per rilanciare un progetto”. Gianni Rivera ha commentato così la sua nomina a responsabile del settore tecnico giovanile e scolastico della Figc.

L’ex campione azzurro ha parlato di un team che lavorerà “per il miglioramento
qualitativo del calcio” guardando “soprattutto ai giovani che rappresentano il nostro futuro”. Parlando poi del suo incarico l’ex milanista ha detto di non essere disposto ad “andare in Figc per fare la comparsa”. Rivera si è dimostrato ottimista, ma realista sulle prospettive della sua missione: “Proverò a cambiare qualcosa, però il sistema calcio è complicato”.

In attesa, dunque, che il consiglio federale di domani (oggi, ndr) ratifichi gli incarichi di Roberto Baggio come responsabile del settore tecnico e Gianni Rivera come responsabile del settore tecnico giovanile scolastico, nasce una nuova Italia, fatta di ex talenti che hanno segnato la storia
del nostro calcio e che adesso si ritrovano a ricoprire ruoli dirigenziali. Il nuovo corso è cominciato con la nomina di Cesare Prandelli come Commissario tecnico di una nazionale, che in poco tempo dovrà far dimenticare ai tifosi azzurri la “tragedia” sudafricana. Il progetto federale, basato sullo sviluppo del settore giovanile, non si limita alla nomina dell’allenatore di Orzinuovi, ma comprendeuna struttura ben articolata.

L’ex tecnico viola sarà accompagnato nella sua avventura da Antonio Cabrini, osservatore federale, e da uno fra Arrigo Sacchi, Paolo Maldini o Giancarlo Antognoni, tutti in “lotta” per il ruolo di coordinatore tecnico delle squadre nazionali. A questi si aggiungono: Demetrio Albertini, vicepresidente Figc e Gigi Riva, team manager della nazionale. Una rivoluzione, voluta in primis dal presidente Giancarlo Abete e dai vertici federali, che porterà “al comando” solamente ex giocatori. Il cambiamento è stato etichettato da molti come “un’operazione simpatia”, teso più a modificare l’immagine azzurra, piuttosto che la sostanza. In attesa di vederla in campo questa nuova nazionale, fatta di ex campioni, stupisce già. Almeno sulla carta.