Bossi: “No a esecutivo di transizione Restiamo leali a Berlusconi”

ROMA – Leali a Silvio Berlusconi in caso di voto anticipato, ma con l’obiettivo irrinunciabile del federalismo, e un fermo no a governi di transizione. Umberto Bossi definisce la linea di condotta della Lega Nord, dopo il voto sulla mozione Caliendo che di fatto ha aperto la crisi nella maggioranza, ma lancia anche un messaggio di ‘insofferenza’ per la situazione attuale. È impossibile andare avanti cosí, si sfoga.


E mentre Berlusconi invita i suoi a “prepararsi per le elezioni”, il Senatur non sembra comunque entusiasta all’idea del voto anticipato – che in ogni caso “la Lega stravincerebbe”, dice – e al contempo stoppa sul nascere qualsiasi ipotesi di Esecutivi tecnici che “porterebbero il Paese nel caos” e ai quali – spiega – anche il ministro Giulio Tremonti si opporrebbe: “Mica è scemo – chiosa il leader lumbard -. E poi vuole bene a Berlusconi”.


Bossi riconosce le difficoltà di “andare avanti cosí “ed è fermo sul punto che non possono esserci alleanze fuori da quella con il Pdl. “Con la Lega le elezioni si vincono – spiega -. Insieme al Pdl spazziamo via tutti. Noi siamo sempre pronti alle elezioni, il Nord è sempre pronto. Per noi le elezioni sono semplici”.


Nel caso il governo non avesse più i numeri, infatti, l’ipotesi di un Esecutivo tecnico “non è mica cosí semplice, non è automatico” che si formi. Anzi, proprio su questo punto, il Senatur confida in Napolitano “per primo e poi nel Paese” perchè “ci sono milioni di persone che non lo accetterebbero”.


L’asse con Berlusconi si conferma perciò solido: “Mai parlato con Bersani”, risponde stizzito in Transatlantico ai giornalisti che gli chiedono di eventuali contatti con il segretario del Pd. Ma il Senatur riconosce anche che il Cavaliere non lo ha ancora sentito: “Lo vedrà?”, gli viene chiesto: “Penso di sí”, risponde.


Per Bossi il federalismo è la bussola di riferimento del Carroccio e viene prima di ogni cosa. Ed ai suoi ‘in Padania’ sembra rivolgersi quando risponde:
“Vedremo, la Lega vince con i programmi” a chi gli domanda dell’alleanza con Berlusconi.
Una frase poi smentita (perchè – precisa l’ufficio stampa del Carroccio – riferita all’esito delle elezioni) ma che non mette in rilievo particolari difficoltà con il Cavaliere se non la solita attenzione ai temi del federalismo. Una battuta poi Bossi la rivolge anche al presidente della Camera, protagonista dello strappo con Berlusconi: “Al mare…, lasciamolo andare al mare”.