Berlusconi, Pdl si prepara per campagna elettorale e voto

ROMA – Andare al voto sarebbe da irresponsabili ma se qualcuno vuole logorare maggioranza ed il governo l’unica strada è quella delle elezioni. Ecco perchè il partito deve essere rafforzato ed organizzato al meglio. Parlare di campagna elettorale preventiva è forse esagerato ma Silvio Berlusconi non vuole trovarsi impreparato tant’è che affida allo stato maggiore del partito il compito per le vacanze. Un mese di tempo, prima della ripresa dei lavori autunnali, in cui il Cavaliere in prima persona lavorerà a testa bassa per serrare le fila della maggioranza e preparare il Pdl a qualsiasi eventualitè, elezioni comprese.

La linea di Berlusconi ribadita con i dirigenti del Pdl è chiara: l’obiettivo è proseguire con il programma di governo a partire dalle riforme, se questo non fosse possibile l’unica alternativa sono le urne. Ecco perchè non bisogna farsi trovare impreparati. Un messaggio ripetuto a diversi interlocutori. Non perdere tempo è ormai il leit motiv. Da subito si partirà con la creazione di comitati elettorali sul modello tradizionale delle sezioni di partito che sperimentalmente in alcuni comuni medio-piccoli avranno il compito di informare i cittadini sull’attività del governo. Una struttura pensata però con un’altra funzione nel caso di una campagna elettorale.

Il modello su cui si basa il progetto, spiega chi ci ha lavorato, prende spunto dalla campagna comunicativa messa in piedi dal presidente degli Stato Uniti Barack Obama. Nella riunione con il Cavaliere non è passata inosservata la presenza di Mario Mantovani, senatore del Pdl e responsabile dei ‘difensori della libertà’ l’esercito dei militanti del centrodestra che nelle passate elezioni si sono occupati di vigilare sulle operazioni di voto. Rafforzare la presenza nel territorio è dunque una delle priorità dello stato maggiore del Pdl forse anche in ragione dell’organizzazione capillare messa a punto da Generazione Italia, associazione che fa capo al finiano Italo Bocchino. Poche vacanze dunque per il premier che nel corso di agosto resterà perennemente in contatto con lo stato maggiore del partito per verificare la messa a punto del progetto.

– Al voto ci si prepara sempre – chiarisce Denis Verdini coordinatore del Pdl mettendo in chiaro che ora la priorità è ”riorganizzare il partito”. Insomma, serrare i ranghi in vista dell’autunno.

– Quello che deve essere chiaro – ha ripetuto ancora Berlusconi -, è che se la legislatura sarà interrotta non è certo per colpa nostra.

Il Cavaliere però non si rassegna all’idea, spiega chi ha avuto modo di parlargli, che i 33 finiani di Futuro e Libertà possano votare in dissenso dal resto della maggioranza dimenticandosi di essere stati eletti con il simbolo del Pdl.

– Se dovessimo andare alle urne i nostri elettori devono avere ben chiaro il perchè -, dice ai suoi il Cavaliere.
Armi affilate dunque in attesa di capire cosa faranno gli esponenti di Fli che, non si esclude, possano ripetere il ‘coordinamento’ messo in campo sulla mozione Caliendo insieme all’Udc e all’Api di Francesco Rutelli anche per altri provvedimenti.

– Ne vedremo delle belle – è l’avvertimento del finiano Fabio Granata preannunciando una strategia d’attacco sui provvedimenti per la giustizia.

– Noi – ci tiene a garantire Ignazio La Russa – abbiamo tutta l’intenzione di arrivare sino alla fine della legislatura. Ma se qualcuno ce lo impedisse non sarebbe certo uno strappo… Affronteremo la situazione.
Più tranchant il leader del Carroccio Umberto Bossi che dice: ”cosi’ non si può andare avanti”.
– Con la Lega le elezioni si vincono – afferma – e con il Pdl spazzeremo via tutto.