Bankitalia: gli stipendi delle donne più colpiti dalla crisi

ROMA – In un mercato del lavoro che nel complesso ha risentito in pieno della crisi finanziaria, sono state le donne a pagare il prezzo più salato in termini di riduzione degli stipendi reali. E’ quanto emerge dalla relazione annuale della Banca d’Italia, secondo cui le retribuzioni reali mensili pro capite dei lavoratori dipendenti, al netto di imposte e contributi sociali, sono complessivamente diminuite fra il 2006 e il 2008 del 3,2 per cento.


”Il calo – si legge nella relazione, al capitolo dedicato al mercato del lavoro – è stato più intenso per le donne e nel Mezzogiorno, dove avrebbe interessato esclusivamente le fasce con retribuzioni più basse, e meno pronunciato per i maschi occupati a tempo pieno”.


Inoltre – prosegue Bankitalia – ”la quota di lavoratori a bassa retribuzione è complessivamente stazionaria, ma è aumentata fra le donne, prevalentemente fra quelle occupate a tempo parziale, nel Mezzogiorno e fra i lavoratori con meno di 30 anni e con eta’ compresa fra i 41 e 50 anni”.

Dati alla mano, secondo la Banca fra il 2006 e il 2008 le retribuzioni reali nette mensili sono scese, per il complesso dei lavoratori dipendenti, da 1.454 euro a 1.408 euro (-3,2 per cento). Per gli uomini il calo è da 1.584 a 1.553 euro (-1,95 per cento), per le donne da 1.280 a 1.221 (-4,6 per cento).