Chrysler chiude con un aumento dell’utile del 28 per cento

NEW YORK – Con il secondo trimestre consecutivo in utile operativo, Chrysler archivia positivamente il periodo aprile-giugno. Ribadendo che lo sbarco in Borsa è un “evento del 2011”, l’a.d. Sergio Marchionne conferma gli obiettivi 2010 (incluso il break even) e annuncia: è “matematicamente impossibile” non rivedere al rialzo le stime 2010, rimandando ai conti del terzo trimestre per saperne di più.

Chrysler potrebbe risultare “significativamente al di sopra” degli obiettivi 2011. Il lavoro avviato “inizia a dare i suoi frutti. Saremo anche la più piccola casa auto di Detroit, ma non siamo i più scemi”, anche se non bisogna mollare la presa.

“L’utile operativo nel secondo trimestre conferma che il gruppo Chrysler sta procedendo in linea con gli obiettivi annunciati il 4 novembre 2009, fermo restando il fatto che uno straordinario lavoro si prospetta davanti a noi – osserva Marchionne -. Secondo le attese, il 2010 si sta concretizzando come un anno di transizione e stabilizzazione. Il gruppo deve continuare il proprio percorso di crescita con rigore, massima disciplina e focalizzazione sugli obiettivi”.

Marchionne precisa inoltre che “tutto procede” secondo le attese per un aumento della quota Fiat in Chrysler al 35%. Chrylser chiude il secondo trimestre con un utile operativo di 183 milioni di dollari, in crescita del 28% rispetto ai primi tre mesi dell’anno. In aumento anche i ricavi, +8% a 10,5 miliardi di dollari. Nel secondo trimestre Chrysler ha ridotto le perdite a 172 milioni di dollari contro i 197 milioni del primo trimestre.

“Nel secondo semestre 2010 ci sarà una robusta offensiva in termini di prodotto con il 75% dei veicoli rinnovati o significativamente rivisti entro la fine dell’anno”. E fra questi anche la Fiat 500, che sarà la prima auto Fiat a tornare negli Stati Uniti e arriverà nel quarto trimestre 2010. Forte dei nuovi prodotti, Chrysler valuterà il ritorno in Borsa.