In Cina si scava nel fango

PECHINO – Due esplosioni per aprire l’argine di detriti, rocce e alberi trascinati nel fiume Bailong, che è esondato contribuendo al disastro che ieri ha fatto 127 vittime nel nord ovest della Cina.

L’intervento ha permesso di aprire breccia nella barriera che ha fatto esondare il fiume la cui acqua ha spazzato via le case vicine. Si continua a scavare nel fango, che in alcuni punti supera i 2 metri. All’appello mancano quasi 1.300 persone. Donna estratta da macerie dopo 40 ore