Prandelli cala il tridente Balotelli, Cassano e Amauri

FIRENZE – “Nove undicesimi di formazione sono già decisi. Mi tengo due dubbi. Il portiere e l’esterno alto a sinistra. Anche se credo in quella posizione partirà Mario (Balotelli ndr.)”. Cesare Prandelli non snocciola la formazione “Perché non l’ho ancora data ai giocatori” aggiunge, ma le scelte sono piuttosto chiare. Il ballottaggio fra Sirigu e Viviano vede il primo leggermente favorito. Poi Motta, Bonucci, Chiellini e Molinaro in difesa. De Rossi e Palombo in mezzo al campo, con Pepe, Cassano e Balotelli a supporto di Amauri.


“L’idea di far partire Balotelli dall’inizio – continua il c.t. -, nasce dal voler sfruttare subito tutto il potenziale offensivo a mia disposizione. Che è enorme. Voglio che mi dia tutto, poi quando avrà finito la benzina lo sostituirò”. Quagliarella, in ballottaggio con lui fino a ieri mattina, dovrebbe quindi partire dalla panchina.

Ancora Prandelli: “La certezza comunque l’avrò soltanto domani mattina (oggi per chi legge, n.d.r.). Come si è allenato Balotelli? Bene. L’ho visto voglioso da subito di far parte della squadra. Sa che questo è l’inizio di un lungo percorso”. L’intesa con Cassano è parsa naturale dai primi minuti. Ed in campo i due si cercano e si trovano a meraviglia. “Spero sia così anche domani”.


Cassano avrà il 10, Balotelli il 9. Scelta nata all’interno dello spogliatoio. “Io non do molta importanza ai numeri – aggiunge Prandelli, anche se capisco che il 10 storicamente coinvolga la fantasia dei tifosi. Ho deciso che a scegliere la numerazione sarebbe stato il gruppo per aumentare il coinvolgimento dello spogliatoio. Magari ci può essere stata anche qualche discussione, questo serve a responsabilizzarli”. Cosa vuole invece il c.t. da questa Nazionale è chiaro. “Generosità, ordine, ed equilibrio tattico. Oltre alla voglia di osare senza aver paura di sbagliare. Perché il risultato è importante, ma è pur sempre un amichevole. Anche se vogliamo partire bene”.


“La Costa D’Avorio è un avversario tosto, una squadra forte e ordinata. Sarà un bel test”. Sul 4-2-3-1, modulo con cui partirà l’Italia ad Upton Park. “Abbiamo provato diversi moduli, tracui il 4-3-3. Certo il tempo è stato poco. Quello che cerco, con il passare del tempo, è la continuità di uno schema su cui lavorare strada facendo. I calciatori che sono qui sanno di giocarsi un qualcosa di importante, tra poco infatti giocheremo partite che contano davvero”. Chiusura sull’emozione del proprio esordio. “In realtà ero più emozionato domenica, non so come sarà il giorno della gara. Se canterò l’Inno? Sì, penso di sì”.