Prandelli riparte dai tifosi “Credono in noi, ripaghiamoli”

ROMA – Costa d’Avorio batte Italia 1-0, Prandelli batte Donadoni e Lippi 2-1. Sospeso a mezza via tra il ruolo del Bernardini del nuovo millennio e il ct della rinascita, l’allenatore del dopo Sudafrica prova a guardare il termometro azzurro: vi legge una temperatura stazionaria sulla sua panchina e un bel ritorno di interesse dei tifosi, 8 milioni davanti a Rai1, il doppio della prima d’agosto dell’Italia dei suoi due predecessori.

“La gente crede a questo nuovo inizio e noi per forza di cose dobbiamo capire l’umore di questa gente: abbiamo l’obbligo di provare a far crescere la nostra qualita”, dice dopo il test di Londra. Risultato a parte, l’amichevole di Upton Park ha detto che le certezze sono inversamente proporzionate alle attese e ha indicato quanto sia lunga la strada del calcio italiano nel suo complesso. Mai dal ‘58 a oggi l’azzurro era rimasto senza vittorie per sette partite di fila, anche se Prandelli avverte: “E’ presto per dare questi giudizi”. D’altra parte ora è sospeso tra la necessità di fare risultato a settembre in Estonia, poi contro Far Oer, e il progetto di una rifondazione a lungo termine.

“Fa nulla se si dice che faccio la Nazionale che vogliono i tifosi, avessi fatto scelte diverse si sarebbe detto ‘ecco l’Italia dei soliti notì – ribatte -. Ho fatto semplicemente scelte di buon senso e di speranza: questi ragazzi hanno grande qualità, dobbiamo percorrere questa strada e valorizzarli. Abbiamo il dovere di provarci”. Quanto tempo ci vorrà, sottolinea, è impossibile dirlo.

“Ho solo due giorni di azzurro: che quella panchina scottasse lo sapevo, non perdo l’entusiasmo e non lo perderò. Per capire quanto ci vorrà, molto dipende da quel che proporrà il campionato: spero che in un mese e mezzo due o tre giocatori si propongano”. Pirlo (“é il prototipo della qualità, quando darà il suo apporto al Milan potrà darlo anche alla Nazionale”) e non solo.

Intanto, tra 19 giorni, le prime partite vere. “Il discorso della pazienza valeva martedì: a Londra si vedeva che la squadra cercava le giocate, a Tallinn dovrà cercare la vittoria”. Superando i problemi difensivi (“c’é da lavorare ovunque, ma soprattutto in quella direzione: a palla persa, pressing e obbligo di non prendere gol”), ma puntando ancora su Cassano e Balotelli: “Antonio ha smistato il gioco molto bene, paradossalmente velocizzando fin troppo – ribadisce il ct – A sinistra, uno contro uno, è molto incisivo: avrà libertà di farlo, basta trovare i sincronismi giusti con Balotelli”.

E’ un segnale chiaro: Prandelli punta a tenere l’attaccante che oggi compie 20 anni anche a settembre, nonostante le esigenze dell’Under 21: “Una volta chiamato qui con noi, comincia un percorso: è chiaro che la Nazionale maggiore ha la priorità, ma prima di dire come la penso voglio parlarne con Casiraghi. Faremo a breve una riunione”. SuperMario è adottato, con i suoi 20 anni. “Età bellissima, auguri: gli ho detto che finora il personaggio è stato più forte del calciatore, sta a lui ribaltare il risultato”. Italia e Balotelli, bene o male che sia, sono destinate a crescere insieme.