Arriva la tassa sui cortei Alemanno: “Sarà un contributo spese”

ROMA – Il Comune di Roma chiede ‘’un contributo’’ a chi manifesta. Perché in 6 mesi nella capitale si contano ‘’più di 525 manifestazioni a carattere nazionale’’. E perche’ ogni volta il Campidoglio si fa carico di spese per gli straordinari della Polizia municipale, per le pulizie dell’Ama, per i servizi sanitari, nonché per transenne e attrezzature varie, che arrivano fino a 215 mila euro.

Il sindaco Gianni Alemanno snocciola cifre e precisa meglio i contorni di una proposta (una “sorta di tassa”, l’aveva definita davanti alla platea di Cortina Incontra), che scatena vivaci polemiche nel ferragosto capitolino. E che divide non solo i sindacati, ma la stessa maggioranza. Mentre l’opposizione denuncia la violazione del diritto costituzionale a manifestare. ‘’Nessuno vuole limitare il diritto di manifestare, ma non possono essere i cittadini romani a fare le spese di questo diritto’’, replica Alemanno. Le casse capitoline si sobbarcano ogni volta di costi che vanno dai 18 mila euro per un corteo di 10 mila persone, fino ai 215 mila per una manifestazione con piu’ di 100 mila partecipanti. E allora è giusto, secondo il sindaco, chiedere uno ‘’sforzo economico’’ a chi organizza grandi cortei, risparmiando magari ‘’cortei studenteschi o di disoccupati’’.

Il Campidoglio prima chiederà aiuto allo Stato poi procederà ‘’con un’ordinanza che stabilisca forme di risarcimento economico, oppure in alternativa precise modalità affinché questi servizi vengano forniti direttamente dagli organizzatori attraverso volontariato o privati’’. Sarebbe ‘’assurdo provare a tassare i diritti’’, è la dura reazione che arriva da Claudio Di Berardino, segretario Cgil Roma e Lazio, che parla di ‘’democrazia pagata’’ e critica quello che definisce ‘’uno schiaffo alla concertazione’’. Mentre Mario Bertone, segretario romano della Cisl, pur bollando l’idea di una tassa come una ‘’boutade estiva’’, ricorda l’ autoregolamentazione approvata per il periodo natalizio per indicare come ‘’strada giusta’’ quella ‘’del confronto’’. Anche per Luigi Fortunato (Ugl), ‘’l’unica strada’’ e’ quella di un accordo con i sindacati.

Mentre dalla Uil arriva una chiara apertura: ‘’Se si tratta di chiedere un contributo per la rimozione della sporcizia dopo la manifestazione, secondo me non e’ un problema’’, dice il segretario Luigi Scardaone. Intanto Pd, Sel e Idv attaccano duramente la proposta del sindaco. Per il capogruppo capitolino del Pd Umberto Marroni ‘’Ormai non ci sono più limiti alla fantasia di Alemanno nell’inventare nuove tasse, mentre Paolo Cento (Sel) parla di ‘’proposta incostituzionale e liberticida’’. Ma non solo da sinistra arrivano le critiche. Alemanno ‘’se sta zitto e’ meglio’’, e’ il commento del leader de La Destra Francesco Storace su Facebook. E attaccano i finiani: ‘’Come si fa a regolamentare la protesta?’’, chiede polemico il deputato Claudio Barbaro (Fli); ‘’e’ una proposta che non ha alcun senso’’, secondo l’eurodeputato Potito Salatto. Grande sostegno per l’idea ‘’fondata e razionale’’ lanciata dal sindaco, viene invece dal coordinatore Pdl Gianni Sammarco e dal portavoce di Laboratorio Roma Pdl Antonello Aurigemma.

Categorico il capogruppo Pdl Luca Gramazio: ‘’E’ un’esigenza concreta e incontestabile’’. Piu’ diplomatica la governatrice Renata Polverini: ‘’Quella del sindaco e’ chiaramente una provocazione per richiamare l’attenzione sui disagi che certamente Roma e i romani vivono in maniera maggiore rispetto ad altre citta’’’.