Verdini (Pdl) non è stato iscritto nel registro degli indagati

ROMA – Non sarebbe prevista a breve l’ iscrizione del coordinatore del Pdl, Denis Verdini, sul registro degli indagati per l’ipotesi riciclaggio in relazione alla delibera di Bankitalia sul Credito cooperativo fiorentino di cui l’esponente politico era presidente. In Procura a Roma, i pm sono in attesa di una informativa da parte di carabinieri e guardia di finanza sul flusso di denaro versato da Flavio Carboni al Giornale della Toscana, transitato per l’istituto di credito, e poi sparito.


I magistrati, prima di procedere all’iscrizione di Verdini, devono valutare in primo luogo la questione della competenza territoriale per definire ciò che spetta alla Procura di Firenze e a quella di Roma.
Al vaglio degli inquirenti oltre al reato di riciclaggio ci sarebbero anche altri profili penali riconducibili al diritto societario e al codice civile. I pm delle due procure potrebbero incontrarsi nelle prossime settimane stabilendo che spetti a Firenze l’ambito legato ai reati di natura societaria mentre a Roma toccherebbe la vicenda legata al riciclaggio.


Non è escluso che Verdini possa essere riascoltato in Procura anche se ciò dovrebbe avvenire non prima di settembre.
In questi giorni il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, titolare dell’inchiesta, è ufficialmente in ferie anche se in agenda è previsto l’interrogatorio del giudice tributario, Pasquale Lombardi, arrestato l’8 luglio scorso assieme a Carboni e al costruttore napoletano Arcangelo Martino per associazione a delinquere e violazione della legge Anselmi sulle società segrete, attualmente detenuto nel carcere di Regina Coeli. Dei tre, Lombardi è stato l’unico a non essere stato sentito da Capaldo al momento dell’arresto in quanto interrogato per rogatoria ad Avellino dove si trovava quando fu arrestato dai carabinieri.


Carboni nei giorni scorsi è stato nuovamente trasferito nel carcere di Regina Coeli dopo alcune settimane trascorse nel reparto medicina protetta dell’ospedale Belcolle di Viterbo. Gli accertamenti medici, secondo quanto sostiene il difensore dell’ imprenditore sardo, avrebbero confermato problemi di natura cardiaca. La difesa ha, inoltre, presentato appello al Tribunale del riesame che verrà discusso il 30 settembre prossimo.