Le lacrime del mondo politico

ROMA – “Piango un amico carissimo, affettuoso, generoso. Mi mancheranno il suo affetto, la sua intelligenza, la sua ironia, il suo sostegno. Ai suoi figli l’impegno della mia vicinanza”. Con queste parole il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha ricordato il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga.


Appresa la notizia, il presidente del Senato Renato Schifani ha interrotto le vacanze in barca alle Eolie per raggiungere la Capitale. E dichiara: “A nome mio personale e dell’Assemblea di Palazzo Madama esprimo i sentimenti del più profondo cordoglio per la scomparsa del Presidente emerito Cossiga. Esponente di primo piano della Dc e stimato costituzionalista, ha percorso con una brillante e precoce carriera politica tutto il cursus honorum repubblicano, assurgendo alle più alte magistrature dello Stato”.


Cordoglio anche dal presidente della Camera Gianfranco Fini: ”Ho appreso con profondo dolore la notizia della morte”. “In oltre cinquant’anni di attività al servizio delle Istituzioni, Cossiga ha interpretato con vigore e coerenza i principi della Costituzione, fornendo un prezioso contributo alla salvaguardia della democrazia – conclude – nel corso di alcune delle fasi più drammatiche della vita repubblicana dei decenni passati”.
“Sono davvero rattristato per la morte del presidente Cossiga, uomo politico di grande spessore e Capo dello Stato lungimirante che seppe anticipare il cambiamento”, dice il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli. “Con la scomparsa di Cossiga perdiamo una figura insostituibile della classe politica italiana ed un pezzo importante della storia repubblicana del nostro Paese”, afferma il ministro della Giustizia Angelino Alfano, esprimendo il suo cordoglio.


“Provo un gran dolore e un gran dispiacere per la perdita di un amico e di un grande personaggio politico che ha insegnato qualcosa a ciascuno di noi”, afferma il ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli. Nel telegramma inviato dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, ai familiari del presidente si legge invece: “In questo momento, ricordo in particolare il mio predecessore al ministero dell’Interno, in anni difficili e tormentati della vita democratica del nostro Paese”.


Dal Pdl alla Camera arriva il cordoglio attraverso il presidente dei deputati Fabrizio Cicchitto: “Esprimiamo, a nome personale e di tutto il gruppo del Pdl, alla famiglia tutta e al figlio Giuseppe, il nostro più profondo cordoglio per la scomparsa del Presidente Francesco Cossiga, una delle poche voi libere e anticonformiste nel nostro Paese, libero sempre e in ogni circostanza”.


”Una notizia molto triste. Se ne vanno una persona singolare e straordinaria e una parte della nostra storia”. Cosi’ Pier Luigi Bersani ricorda la figura di Cossiga. Commosso anche il ricordo di Massimo D’Alema: “E’ stato un protagonista della vita democratica del nostro Paese”, dice il presidente del Copasir. “Con lui – prosegue D’Alema – abbiamo avuto momenti di incontro così come aspri conflitti, vissuti sempre con rispetto reciproco e lealtà. In questi ultimi anni ci ha unito un’intensa amicizia, della quale gli resterò grato”.


“Scompare con Cossiga uno dei protagonisti della vita della nostra Repubblica. In lui, come in pochi altri, si sono sintetizzate le alterne vicende della politica: ha avuto grandi soddisfazioni e infinite amarezze, si è dimesso ed è risorto politicamente più volte. Personalità anticonformista, coraggiosa e anticipatrice, la sua ‘scomodita” è stata coerentemente preservata in tutto il corso della sua vita”, dichiara il leader Udc Pier Ferdinando Casini, che conclude: “Per me e per tanti come me e’ stato un amico: scomodo, anche nell’amicizia ma sempre affettuoso e leale”.


“Scompare con Francesco Cossiga una delle figure più eminenti della storia repubblicana. Anticomunista convinto, ha però sempre sinceramente rispettato i comunisti. Il più delle volte lo abbiamo avuto come avversario, ultimamente lo abbiamo avuto anche come alleato. Sempre, in entrambe le vesti, duro e leale”, dichiara Oliviero Diliberto, Segretario nazionale del Pdci – Federazione della sinistra. “Ma guardandoci intorno desolati – prosegue-, lo ricordiamo con rimpianto, pensando -conclude- ad una politica italiana repubblicana che oggi, nel basso impero imperante, evidentemente, non esiste più. Alla famiglia, il cordoglio dei Comunisti italiani”.